Turismo, l'Umbria ha sofferto a luglio. Ma Federalberghi rassicura: "Segnali positivi per l'autunno"

Il turismo in Umbria è calato rispetto luglio 2022. Il dato emerso dalle indagini condotte dalla Regione viene confermato dalle analisi svolte sul campo da Federalberghi Umbria Confcommercio: "Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la nostra regione ha infatti perso poco più di 10 mila presenze (in particolare, c'è un -3,9% delle presenze complessive dei turisti stranieri) mentre sono aumentati di oltre 7 mila gli arrivi. Sul calo delle presenze incide per un 2,6% l'extralberghiero (che ha perso il 5,5% degli stranieri), mentre il settore alberghiero ha segnato a luglio un +1,3%" spiega il presidente Simone Fittuccia. Tuttavia questo calo va contestualizzato con dei dati che raccontano di un trend molto positivo per quanto riguarda i primi 7 mesi del 2023 "con un aumento degli arrivi rispetto al 2022 di oltre il 20% e delle presenze del 16%, che arriva fino al 18,7% per gli esercizi alberghieri. Questo trend può aver creato aspettative molto alte anche per luglio, che invece ha subito un piccolo raffreddamento, e agosto, che dobbiamo ancora analizzare. Ma anche settembre e ottobre per noi sono molto significativi e i segnali che stiamo raccogliendo sono incoraggianti" aggiunge il presidente Fittuccia. A confermare quanto dichiarato, i dati raccolti dal campione preso in analisi da Federalberghi: l'andamento del turismo nei primi 7 mesi ha messo tutti d'accordo, mentre ad agosto, solo un terzo del campione ha avuto un riscontro positivo. Simone Fittuccia conclude: "Sappiamo bene che le scelte turistiche dei nostri connazionali nei mesi più caldi si spostano verso il mare o la montagna. Nel 2022 gli ultimi effetti del Covid hanno straordinariamente favorito l'offerta del nostro territorio, ma quest'anno gli italiani si sono sentiti liberi anche di viaggiare all'estero mentre a luglio non abbiamo certamente recuperato una fetta di turismo straniero. Anche per questo motivo - prosegue Simone Fittuccia - pensiamo che il turismo sia un settore da tenere sempre sotto stretta osservazione. Uno dei problemi è la permanenza media, che continua ad essere intorno alle 2 notti. Sono indispensabili, quindi, nuovi prodotti e servizi turistici per invogliare i turisti a trattenersi più a lungo in Umbria e ancora molta promozione".