
Il settore elettromedicale rischia una crisi senza precedenti in Umbria, una crisi "indotta" dal sistema del payback alle aziende sanitarie, introdotto dal governo Renzi nel 2015 e poi attivato dal governo Draghi a fine mandato. "Il payback - spiega Vasco Cajarelli, segretario della Filmcams Cgil di Perugia - consiste in pratica nell'obbligo per le aziende che commercializzano prodotti per la sanità, ad esempio strumenti per le sale operatorie, a contribuire con un risarcimento alla copertura delle spese in eccesso messe a bilancio dalle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche. Una norma sballata, che ha già prodotto un debito di oltre 2 miliardi di euro per le aziende del settore in Italia, di oltre 100 milioni in Umbria, dove i dipendenti diretti del settore sono circa un centinaio, senza contare tutto l'indotto collegato nei servizi e nella produzione".
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