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Pasqua, le uova di cioccolato artigianali battono la crisi

Viaggio nelle aziende che si occupano della produzione del cibo degli Dei

uova di pasqua cioccolato Le aziende sono alle prese con il periodo clou della produzione

L'Umbria si identifica orami da oltre un secolo con il cioccolato. Merito della straordinaria vicenda imprenditoriale che legò la Perugina al capoluogo della regione dando vita ad autentici prodotti diventati un mito dell'economonia italiana. Nel frattempo sono nate, in tutto il territorio, tante piccole aziende artigianali capaci di alimentare il settore all'insegna della qualità. Poi ad alimentare il binonomio Umbria-cioccolato è nato l'evento Eurochocolate, nel 1994, con le sue varie declinazioni. In Umbria la produzione è di circa 65 milioni di euro l'anno (il dato si riferisce a società di capitali come spa, srl e cooperative). Un mercato che ha risentito dei rincari "soprattutto alla fine dello scorso anno" spiega Eugenio Guarducci, presidente di Eurochocolate. E tra i temi affrontati insieme a Sviluppumbria c'è stato quello della della filiera del cioccolato come nuova frontiera economica per piccole e medie imprese, anche nei comuni minori a rischio spopolamento, in Umbria e nel Centro Italia. "Una frontiera da far conoscere e da consolidare, anche tra i giovani imprenditori, e sostenere con bandi che finanziano l'idea sia nel mercato locale sia in quello globale" aggiunge.

LE UOVA§nbsp§PERSONALIZZATE
Il cioccolato è ben valorizzato recentemente da Milepi, azienda di Corciano che da poco ha superato i 40 anni. "Ho rilevato l'azienda nel 2017 e dopo tre anni è arrivato il Covid. La pandemia poteva infrangere tutti i nostri progetti e invece in realtà ci ha dato una grande spinta. La Pasqua del 2020, con l'Umbria in lockdown, ci ha paradossalmente fatto conoscere meglio ai nostri clienti. Le tante consegne a domicilio di quelle settimane ci hanno permesso di crescere" racconta Martina Meniconi titolare di un'azienda capace ancora di produrre tutto a mano, dalle uova di cioccolato sino al confezionamento, senza l'ausilio di alcun macchinario. Prodotti di alta qualità che, anno dopo anno, si sono sempre fatti più apprezzare. "Lo scorso anno solo di uova di cioccolato per la Pasqua ne abbiamo vendute seimila e quest'anno siamo sullo stesso ritmo" svela la titolare e maestra cioccolatiera. I sacrifici però sono tanti perché "i prezzi della materia prima sono aumentati. I pani di cioccolato anche 2 euro al chilo. Non parliamo poi delle basi in plastica, della carta per incartare le uova, i fiocchi, i nastri, il cellophane, le bustine di propilene, la carta di alluminio, materiale aumentato tra il 15 e il 20%. Poi ci sono le sorprese da inserire nelle uova, i contenitori per le confezioniâ?¦ qui marciamo tra il 10 e il 15% in piùâ?¦ Nonostante questi aumenti siamo riusciti a mantenere i prezzi dei prodotti finiti e lavorati, dove è stato possibile, in linea con il periodo pre Covid. Fortunatamente i nostri prodotti hanno riscontrato sempre più l'apprezzamento della clientela e abbiamo avuto un continuo aumento della produzione. Quest'anno abbiamo rinunciato alla partecipazione a Eurochocolate Spring per poter meglio seguire il negozio e i nostri clienti" ci spiega Meniconi. Il prodotto più richiesto resta sempre l'uovo di cioccolato personalizzato "perché rappresenta il nostro fiore all'occhiello. Il cliente ci porta il regalo da inserire e sceglie il gusto tra latte, fondente, bianco e pistacchio. Abbiamo anche accontentato i più esigenti che hanno scelto di accoppiare più gusti come il bianco con il latte, un simil kinder. Ma nel nostro negozio vanno bene anche altri prodotti come tavolette, cioccolatini, coniglietti, gallinelle, campanelle e agnellini dai vari gusti. Quest'anno abbiamo aggiunto le emoticons ispirate ai cellulari e poi una linea speciale che vuole rifarsi ai cartoons di Roger Rabbit e il gallo Rafael". Negli ultimi anni il prodotto artigianale è tornato in auge e viene preferito rispetto a quello della grande distribuzione, il consumatore avanza richieste sempre più meticolose. "Il prodotto artigianale costa di più ma è sinonimo di bontà e negli anni i clienti sono tornati a privilegiarlo" aggiunge Meniconi che nella sua azienda a conduzione familiare, in cui il suo braccio destro è il compagno Daniele, dà lavoro a cinque collaboratori.
ACCURATA SCELTA§nbsp§DELLE MATERIE PRIME
"Stiamo registrando una crescita nelle vendite anche se incide molto l'aumento dei costi soprattutto di gestione oltre che quelli delle materie prime. Abbiamo dovuto per forza aumentare il prezzo di un euro al chilo. La nostra politica è quella di non scendere a compromessi intaccando la qualità, siamo posizionati nella fascia medio alta del mercato grazie proprio a un'accurata ricerca delle materie prime, perciò dobbiamo far fronte agli aumenti ma senza esagerare". A parlare è Martina Bilancioni, co-titolare della Be Well di Balanzano insieme al marito Marco Segoloni. Una realtà giovane (età media 30 anni) che opera sul mercato dal 2015 e dal 2019 ha anche uno store per la vendita diretta, il mercato va oltre l'Umbria. "Oltre a uscire dai confini regionali stiamo lavorando molto su politiche di destagionalizzazione del cioccolato, con una rete di ambassador lo scorso agosto siamo riusciti a registrare un §piu§50% rispetto allo stesso mese nel 2021. Comunque i periodi di maggior richiesta restano sempre da ottobre a dicembre e poi la primavera in coincidenza con la Pasqua". E a proposito di Pasqua le previsioni sono buone, meglio del 2022. La Be Well in questi giorni è una delle protagoniste di Eurochocolate con la Fabbrica del cioccolato in piazza Matteotti a Perugia. "Nello stand mostriamo il processo produttivo con la possibilità di realizzare il proprio uovo di pasqua con sorpresa personalizzata. Siamo anche presenti al Frontone e in piazza delle Repubblica".
NESSUN AUMENTO AI PREZZI
"Quest'anno sulle uova di cioccolato abbiamo evitato rincari, sulle colombe non ci siamo riusciti: necessitano di una lunga lievitazione nella cella elettrica e i costi sono diventati insostenibili". A parlare è Arianna Verucci, titolare della cioccolateria Vetusta Nursia, quella che a Norcia è stata più forte del terremoto e poi della crisi determinata dal Covid. "Le bollette dell'energia elettrica sono aumentate in maniera vertiginosa, siamo passati dalle 1.500 euro dell'anno scorso alle 4.500 attuali. Ma abbiamo voluto dare un segnale e, almeno per quanto riguarda il cioccolato, scongiurato almeno per il momento aumenti. Ma non so per quanto tempo riusciremo ad andare avanti. Al problema dei rincari va aggiunto quello dei materiali che non si trovano, abbiamo difficoltà con carta e cartone in particolare". I clienti ci sono: "Ormai sono in molti ad apprezzare il prodotto artigianale di qualità - evidenzia Verucci â?? ma è difficile capire se sta andando meglio o peggio dell'anno scorso perché le prenotazioni arrivano tutte all'ultimo momento mentre invece per aziende come la nostra è importante lavorare sulla programmazione". Alla Vetusta Nursia il cioccolato più richiesto è quello fondente. "Anche per le uova di Pasqua â?? dice Arianna Verucci â?? fondente e al farro soffiato che è uno dei prodotti che sta andando per la maggiore. Molto richieste anche le uova con le nostre decorazioni: fiori di zucchero, anche quelli realizzati artigianalmente".
DA GIURISPRUDENZA A MASTRO CIOCCOLATIERE
L'odore del cioccolato, la musica in sottofondo e le opere di Kostabi. E' questa l'atmosfera che si respira appena si entra nella Cioccolateria Calvani a Terni che offre anche té e liquori da abbinare al cibo degli Dei. Luca Calvani, il titolare, ha una laurea in giurisprudenza e per 10 anni ha lavorato in una multinazionale, ma la passione per il cioccolato lo ha portato ad aprire una sua attività al centro della città dell'acciaio. "Ho aperto a dicembre del 2019 â?? spiega Luca Galvani â?? e dopo pochi mesi il lockdown ha fatto si che il negozio restasse chiuso. A quel punto abbiamo iniziato a fare l'asporto tanto che siamo stati tra i primi locali ad essere inseriti nella lista di quelli che lo praticavano. E' stato difficile, ma poi eccoci qua tornati in presenza". Nella vetrina il cliente viene catturato da cioccolatini fatti a mano da Luca con cioccolato al latte o fondente che va dall'70 al 100 per cento. Ci sono anche scorzette d'arancia, mandarino e limone ricoperte con il fondente. E poi in questo periodo non mancano le uova di cioccolato con la sorpresa che contiene cioccolatini artigianali anche questi fatti da Luca. "Certo tra la pandemia e il dopo di difficoltà ce ne sono state â?? conclude Luca â?? come ad esempio il rincaro delle materie prime che è arrivato fino al 20% e l'aumento dei costi dell'energia che è stato tra il 200 e 250%. Malgrado tutto andiamo avanti e guardiamo al futuro. Al momento abbiamo realizzato le uova di Pasqua con il cioccolato Ruby, con pistacchio, nocciole e petali di rosa".
(hanno collaborato§nbsp§Sabrina Busiri Vici, Simona Maggi e Catia Turrioni)