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Lavoro, in Umbria 13 morti in 7 mesi. Rispetto agli occupati è il peggiore dato d'Italia

lavoro incidenti Morti sul lavoro, strage senza fine

L'Umbria si conferma la regione con la maggiore incidenza di morti sul lavoro relativamente agli occupati. Vega Engineering ha analizzato i dati Inail al 31 luglio. Nel Cuore verde le vittime dall'inizio dell'anno sono state 13, su un totale di 352.298 e un indice di incidenza di 36.9 infortuni mortali ogni milione di occupati. Il Cuore Verde, purtroppo, supera così l'Abruzzo e la Basilicata, ferme rispettivamente a 33.1 e 26.5 rispettivamente sul secondo e terzo gradino del drammatico podio. Anche le province sono purtroppo nelle prime posizioni della graduatoria nazionale: Terni quinta e Perugia diciannovesima. In Italia, nel complesso, si sono registrate, sempre da gennaio al 31 luglio 2023, 559 vittime. Un numero minore rispetto all'anno 2022, quando le vittime erano state 569. In termini assoluti, il dato peggiore è quello della Lombardia con 74 morti sul lavoro, seguita da Veneto (40), Lazio (36) e Campania e Piemonte (33). Valle d'Aosta e Molise i territori più sicuri con un solo decesso ciascuno. L'Umbria è al dodicesimo posto insieme alla Calabria.