
Servono piloti. In tutto il mondo. Nei prossimi dieci anni le compagnie aeree ne dovranno assumere ogni giorno 69. Il dato è frutto dell'ultimo rapporto di Cae, la società che fornisce addestramento e tecnologie di simulazione all'aviazione civile e militare in tutti i Paesi. Tra comandanti e primi ufficiali che lasciano il servizio (per raggiunti limiti di età) e lo sviluppo delle compagnie aeree, l'esigenza di nuove professionalità in grado di comandare un velivolo, diventa sempre più forte. Non solo piloti. Ogni giorno occorreranno anche altri 164 assistenti di volo e 11 tecnici della manutenzione. Cae spiega che serviranno 99 mila piloti per sostituire quelli che andranno in pensione e 153mila per far fronte alla crescita del settore. Nel complesso 252 mila nuove professionalità per garantire il funzionamento di un settore che viene considerato ormai prioritario e che rischia di andare incontro a notevoli difficoltà, visto che già dal prossimo anno la richiesta di piloti supererà l'offerta, perché nel frattempo aumentano i velivoli.
Nei prossimi anni occorreranno almeno 252 comandanti
Sempre secondo le stime di Cae, i mezzi del trasporto passeggeri passeranno da 31 mila a 43 mila entro il 2032, mentre i jet privati diventeranno 26 mila (attualmente sono 22 mila). In media servono 10 piloti per un velivolo regionale (da 19-100 posti), 11 per un jet di corto-medio raggio (da 100-220 sedili) e 16 per uno di lungo raggio (oltre 220 sedili), ecco che quindi le occasioni professionali nel mondo dell'aviazione si moltiplicano in maniera esponenziale: chi riuscirà a conseguire il brevetto per poter impugnare la cloche, avrà sbocchi lavorativi garantiti.
L'esperienza dell'Accademia del Volo Cepu: corsi per conseguire le licenze
Chi vuole coltivare il sogno di vivere e lavorare comandando un aereo, ha l'occasione di frequentare i corsi dell'Accademia del Volo Cepu che dal 2011 prepara i piloti e che dal 2014 ha base nell'Aeroporto Internazionale dell'Umbria San Francesco di Assisi che garantisce i maggiori standard di sicurezza esistenti. Nella scuola è possibile conseguire la Private Pilot Licence, la prima certificazione necessaria per svolgere l'attività di volo (Ppl), ma anche l'ambitissima Atpl, la licenza che apre le porte verso la professione. La scuola di volo ovviamente è autorizzata Enac ed ha ottenuto tutte le certificazioni di qualità possibili. Lo staff che opera all'Accademia è composto da professionisti altamente esperti e super specializzati, in grado di insegnare agli aspiranti piloti tutte le competenze necessarie.
Un scuola di alto livello all'Aeroporto internazionale dell'Umbria
La flotta è composta da cinque velivoli tre Piper e due Tecnam, mezzi di nuova generazione che grazie ai preparati istruttori, garantiscono un addestramento di alto livello, all'altezza delle migliori scuole di volo internazionali e nel rispetto degli altissimi standard di sicurezza in vigore nell'Unione Europea. Ma quanto tempo occorre per conseguire una licenza? Ovviamente come tutti i percorsi di studio, molto dipende dall'allievo. Ottenere la "prima patente", la Ppl, è relativamente veloce. Un cadetto che si applica può riuscirci in soli 4/6 mesi, seguendo sia i corsi teorici che quelli pratici, a bordo dei velivoli dell'Accademia. Per l'iscrizione occorre aver compiuto 16 anni, l'idoneità medica di II classe, la conoscenza dell'inglese. Dopo 100 ore di teoria e 45 di volo, compiuti i 17 anni, si possono sostenere gli esami. Superarli significa essere abilitati a guidare velivoli monorotore e plurimotore impiegati in voli privati non commerciali. I titolari della licenza possono portare a bordo parenti e amici e viaggiare in tutta Italia ed Europa.
Ecco come ottenere i brevetti per diventare piloti
Naturalmente ben più impegnativo il percorso per avviarsi alla professione (Atpl). Il corso dura tra i 18 e i 20 mesi, fino ad un massimo di 36 per la parte teorica. I prerequisiti sono i 18 anni di età, l'idoneità medica di prima classe, il superamento del test d'ingresso (matematica, fisica e inglese), buona conoscenza della lingua inglese. Occorre sostenere diversi esami in inglese e volare per almeno 180 ore (oltre le 45 del Ppl) per muovere i primi passi nella professione, in un mercato del lavoro in cui la richiesta, come scritto, è nettamente superiore all'offerta. Volontà e impegno, questi i requisiti necessari per coltivare il sogno di andare ad occupare uno di quei 252 mila posti di lavoro che saranno disponibili nei prossimi anni.