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Umbria, sempre meno le nuove imprese. Quasi 300 aperture in meno rispetto all'anno scorso. I dati

foto mencaroni Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell'Umbria

In Umbria le nuove imprese che si iscrivono alla Camera di commercio restano più di quelle che si cancellano, ma il dato è in forte calo. Nel secondo trimestre del 2023, le aperture sono state 1.054, mentre nel 2022 erano state 1.124. Di contro le cessazioni sono aumentate: 780 contro 729. Il saldo positivo è quindi di 274 imprese, ma in calo del 30.6% rispetto a rapporto del precedente anno che era stato di 395 aziende. I dati sono a cura di Movimprese. Ad influire ha contribuito senza dubbio il rallentamento dell'economia italiana, ma i dati regionali sono inferiori alla media e rappresentano più di un campanello d'allarme. L'Umbria, inoltre, resta sotto la media nazionale per ciò che concerne le società di capitale: mentre in Italia rappresentano il 31.2% del totale, nel Cuore Verde la percentuale si ferma al 27.3% (decimo posto nel Belpaese), comunque in crescita. Questo il commento di Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria: "Il saldo tra iscrizioni e cessazioni resta positivo ma a livello nazionale, è il più basso dal 2010 se si eccettua il 2022, anno del picco del Covid. In Umbria la situazione presenta, nel II trimestre 2023, un quadro peggiore della media nazionale. Anche l'Umbria riesce a presentare un saldo positivo, ma così modesto da essere inferiore a quello del 2020 e in calo, rispetto al II trimestre 2022, di oltre il doppio della media nazionale (-30,6% contro -14,6%)".