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E Paolo Mieli non le manda a dire: "Basta con queste richieste di dimissioni"

Paolo Mieli Paolo Mieli

A Paolo Mieli non si può imputare di avere le sue idee, anche se non conformi? Certo, resta uno storico giornalista di sinistra, ma liberissimo nel dire quello che pensa. E a La7, nella trasmissione In Onda, non ha esitato a manifestare la sua opinione sulla continue richieste di dimissioni di ministri. In effetti, non passa giorno che non ci sia nel mirino della sinistra questo o quell'esponente del governo Meloni. A volte qualcuno commette errori da matita rossa, ma può succedere. Eppure, per Pd e compagnia ogni cosa è meritevole della censura più netta fino al distacco dalla poltrona.
Ora il fuoco nemico è concentrato sulla triade Santanché - Delmastro - La Russa, nonostante ogni caso faccia storia a sé. Ma abbiamo trascorso settimane e mesi a dover raccontare pretese di dimissioni per vasta parte della compagine governativa. Quasi che il reato sia quello di collaborare con la Meloni. E per questo, con lo stile pacato che gli è proprio, Paolo Mieli ? che aveva di fronte Pierluigi Bersani, oltre ai conduttori Marianna Aprile e Luca Telese ? non ha certo avuto alcun timore a suggerire alla sinistra di smetterla.
A chi gli diceva che è comunque una vittoria di fronte alla pubblica opinione schierare l'opposizione contro questo o quel ministro, Mieli ha liquidato l'argomento come vittorie di Pirro. Perché se perdi sempre e non riesci mai a fare breccia nella maggioranza, rendi inutile ogni voto che hai preso alle elezioni. "La destra" non la sconfiggi così. Ma è proprio la sinistra ad avere questo atteggiamento mentale. L'importante è demonizzare, non rendendosi conto che così facendo ? lo testimoniano i sondaggi ? è proprio l'opposizione a perdere ogni giorno che passa la fiducia degli italiani al contrario di quel che succede al centrodestra.
È una politica insensata, insomma, quella portata avanti soprattutto al Nazareno. Contenti loro?