
Meritano attenzione le parole e i movimenti che Michele Santoro sta mettendo in campo per le prossime elezioni europee. E non si può sottovalutare ciò che è andato a dire nella tribuna televisiva di Lilli Gruber. Lì ha confermato di voler presentare una lista pacifista.
Perché alle europee "la guerra non può diventare un elemento secondario della campagna elettorale". In sostanza, per Santoro la presenza sua e di Raniero La Valle servirà anche a stanare Pd e Cinque stelle.
Perché alle europee "la guerra non può diventare un elemento secondario della campagna elettorale". In sostanza, per Santoro la presenza sua e di Raniero La Valle servirà anche a stanare Pd e Cinque stelle.
L'obiettivo è quello di fare in modo che nella prossima campagna per le elezioni europee la guerra non sia un argomento secondario. "Siamo convinti che se non entriamo in campo noi gli altri partiti, compresi quelli più sensibili al tema, non parleranno di quella che è la principale ragione di ciò che sta succedendo in Europa, cioè la guerra". E già si capisce quali sono le sue intenzioni, a cominciare dal giudizio sulla segretaria del Pd: per Michele Santoro Elly Schlein "è prigioniera di un partito che non la pensa come lei. Non ci sono stati momenti di dibattito seri sulla guerra in Ucraina, né siamo stati chiamati noi critici a parteciparvi. Non so se lei controlli il partito o il contrario. Temo che il tema della guerra sia per lei imbarazzante. Se avrà un qualcuno in campagna a parlarne, sarà costretta a parlarne".
Ma neanche Giuseppe Conte è risparmiato dalle bordate dell'ex conduttore Rai: "I 5s senza un pungolo esterno, non parleranno della guerra, perché anche per loro è imbarazzante. Così come è emerso sul tema dell'immigrazione". Insomma si preannuncia una sfida davvero senza risparmio di colpi bassi a sinistra. E come farà per le firme necessarie a presentarsi? Santoro è serafico: "Io le firme le raccolgo una per una, altrimenti vuol dire che non c'è nel Paese una spinta che vuole una presenza come la nostra. Per noi è quasi come un diritto di tribuna che vogliamo affermare per un'opinione pubblica che non ha rappresentanza".