
Marine Le Pen vuole (ri)abbracciare Giorgia Meloni e nega l'estremismo che le viene rinfacciato. E trova anche una motivazione negli attacchi che riceve, la leader francese. "Il mio è un movimento democratico, l'unico in Francia che difende l'istituto del referendum, mi batto per il pluralismo politico, e sono assolutamente contraria a ogni forma di violenza. Vede, ho la sensazione che tutti quelli che sono affezionati al concetto di identità nazionale, oggi finiscano catalogati come 'estremisti di destra'. Ovviamente, non e' cosi. Da un lato penso che lo Stato nazionale sia lo strumento più efficace per garantire sicurezza e prosperità, ma dall'altro sono convinta che le nazioni possano raggiungere molti obiettivi vitali lavorando insieme, in progetti comuni". Intervista dalla Verità, Marine Le Pen si spinge oltre nel disegnare la nuova Europa che nascerà delle elezioni del 2024: "Tutti i partiti che hanno a cuore l'identità nazionale, cioè quelli che oggi a torto chiamiamo 'populisti' dovrebbero unirsi in un ampio schieramento. Se riuscissero in questa impresa - osserva ancora Le Pen - potrebbero attrarre a se' quella parte del Ppe che è rimasta ancorata al valore della sovranità nazionale, perché anche una parte dei popolari europei si sente a disagio nel sostenere questo tipo di Europa.
Altre soluzioni non ne vedo: potrebbe nascere un grande schieramento che avrebbe tutte le carte in regola per guidare l'Unione". A darle manforte, in un'intervista pubblicata da Libero, Massimiliano Romeo, con un'analisi ancora più approfondita: E se la Le Pen "dovesse vincere in Francia? Cosa facciamo, dopo aver perso l'Inghilterra mettiamo su un governo europeo senza Parigi? La sinistra continentale dipinge il Front National come una forza di estrema destra pericolosa per la democrazia ma a me pare che attualmente il tessuto democratico in Francia lo stia mettendo a rischio un sistema che la Le Pen ha sempre contrastato". "Gli attacchi alla Le Pen - osserva ancora il capogruppo leghista al Senato - mi ricordano molto quelli che venivano fatti a Salvini e alla Meloni. Adesso che si è dimostrato che il centrodestra può andare al governo, Marine fa ancora più paura, perché l'Italia è la prova che se comanda il centrodestra la democrazia non traballa; semplicemente, non comanda più la sinistra".