
È decisamente il Belpaese, il nostro. Dove un ladro pizzicato dalle telecamere pretende di far ricorso al garante della privacy. Insomma, di denunciare dove capita la vittima della sua prodezza perché le immagini del furto sono finite sui giornali. Il tutto è accaduto a Treviso e non nel regno dell'intelligenza artificiale. C'è un'osteria, la "Toni del Spin", che ha subito una visita sgradita. Il fatto è accaduto nel primo week end del mese. Per sfortuna del malvivente, il locale preso di mira ha un sistema di videosorveglianza. E nelle immagini si vede un ragazzo che si agita con un piede di porco di piccole dimensioni allo scopo di forzare la porta d'ingresso del ristorante. Una volta dentro il locale, la cosa più facile è stato arrivare al bancone e mettere le mani nella cassa. Bottino qualche centinaio di euro, impresa conclusa senza troppo sforzo. Il guaio per il ladruncolo sono state proprio le immagini, circa centoventi secondi, che non sono finite solo nelle mani delle forze dell'ordine. Ma sono arrivate alle redazioni dei vari giornali di zona.
E siccome chi fa la spia non è figlio di Maria, il rapinatore si è arrabbiato, quasi ad aver subito un danno d'immagine durante il servizi. Il mariuolo, che sarebbe seriale perché avrebbe colpito altri locali della zona, si è inquietato assai e pare aver mandato avanti la fidanzata. La sua compagna - stando al racconto di Treviso today - ha contattato il proprietario dell'attività e ha minacciato querela. "Nel video si vede chi è esattamente - dice il titolare alla stampa locale - appena ci arriverà la denuncia, se l'hanno fatta, risponderemo". Ovviamente la stravagante iniziativa ha fatto il giro del territorio e lo stesso sindaco di Treviso Mario Conte, non ha mancato di definirla "situazione paradossale". "Fare i ladri non può essere considerata una libera professione da tutelare", ha commentato il primo cittadino. "Se si viene beccati poi, penso che sarebbe opportuno scusarsi con i titolari dei locali derubati invece di rivolgersi a un avvocato per tutelare la propria immagine". Ma ormai non ci si stupisce più di nulla.