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Con il "patriarcato" offriamo un alibi ai delinquenti che ammazzano le donne

femminicidio omicidio

Questa storia del patriarcato sta diventando avvilente. Perché somiglia ad un alibi per l'assassino che voglia farla franca. Il contesto. La società. Mai la responsabilità individuale? Eppure nella spietata vicenda che ha visto Filippo Turetta assassinare Giulia Cecchettin c'è già tutto quello che deve esserci per sbatterlo in galera per tutta la vita. A partire dalla premeditazione, persino lo scotch usato per impedire di urlare alla sua ex ragazza. Ma si preferisce criminalizzare tutto il genere maschile, come se ogni uomo debba sentirsi responsabile di quel delitto infame. Che è gravissimo, ma non può essere attribuito indistintamente, come se ciascun padre, marito, fidanzato debba per forza sentirsene colpevole.
È davvero pesante il clima che si respira nella società italiana. Lo avvelenano i killer di almeno un centinaio di donne uccise e anche tutti quelli che ci hanno provato senza riuscirci. Il femminicidio è una pratica abietta che fa stare male anche chi apprende dai mezzi di informazione quanto sta accadendo, e purtroppo non solo in Italia. Ma è da domandarsi che cosa c'entri il resto del genere umano, quello fatto da persone perbene, che non sono abituate ad alzare le mani, a minacciare le donne, a cancellare ogni traccia di umanità dal proprio percorso personale e di coppia. Questa campagna è odiosa. Quando si individua il colpevole non si può dare la colpa ad altri, perché si finisce per sminuirne la responsabilità penale, che è sempre personale. Invece, si vuole chiamare in causa il cosiddetto "patriarcato" quasi a fornire un alibi a chi è sotto accusa.
Un'avvocatessa di Salerno, tempo addietro, arrivò a teorizzare che non si potevano mettere sotto accusa stupratori arrivati in Romagna dall'Africa ? a Rimini ? perché nel loro paese violentare una donna non è reato. Perché il femminismo che insorge oggi contro il genere maschile non fa due conti contro le assurdità che vengono pronunciate? Il femminicidio va contrastato da uomini e donne, non mettendo le donne contro gli uomini.