
Non bisogna chiamare clandestino il clandestino. Ormai, bisogna arrendersi al politicamente corretto e incassare persino una sentenza della Cassazione che pretende di fare da vocabolario. Ora bisognerà evitare di chiamare in questa maniera i rifugiati o i richiedenti asilo. Il dubbio assale chi ne scrive per mestiere: e chi arriva illegalmente nel nostro Paese, come va chiamato? Perché anche l'apparentemente più mansueto migrante prima o poi potrebbe essere messo al bando. Potrebbe essere confuso col migrante economico, cioè chi non viene da noi perché scappa da una guerra.
L'arcano chi lo risolverà? Francamente pensavamo ci potesse essere risparmiato almeno questa disputa. Ma evidentemente, bravi avvocati ? chapeau ? hanno convinto la Corte di Cassazione a mettere una museruola a chi era convinto che chi entra clandestinamente in Italia fosse proprio un clandestino. Ovviamente, ad essere presa di mira è stata la Lega, abituata a dire pane al pane e vino al vino. A Saronno c'era stata la consueta invasione, i leghisti locali non gradivano, eppure sono stati puniti. Non si fa, gli hanno mandato a dire.
Incredibile a dirsi, ma bisogna esprimersi con educazione sennò ci manca pure l'oltraggio alla Corte. Ma se si afferma che da ora in poi chi arriva da noi senza permesso è un fuorilegge, si potrà fare? O ci sarà qualche altro ricorso per impedire l'utilizzo della verità quando si violano le norme che regolamentano l'ingresso in Italia? Si badi bene: quei 32 stranieri arrivati a Saronno con i buoni uffici della parrocchia locale, avevano suscitato la protesta leghista con un manifesto, mica erano stati presi a botte. Eppure, per le toghe non si può dire quel che si scrisse perché si violava la loro dignità. Tralasciamo ogni commento possibile e ci chiediamo solamente che cosa si debba fare in Italia per far semplicemente rispettare le nostre leggi?