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Nei Cinque stelle a pesci in faccia: anche Casaleggio junior contro Conte

Davide Casaleggio Davide Casaleggio

Ormai nei cinque stelle sono ai pesci in faccia. Davide Casaleggio non sopporta più quella che è diventata la nomenclatura del Movimento ideato da suo padre con Beppe Grillo. E anche quest'ultimo gli sembra sempre più incomprensibile. Ma più che col comico, il figlio di Gianroberto ce l'ha con Conte, che ha trasformato negativamente i pentastellati. È testuale nel dirsi "dispiaciuto di quello che è diventato oggi il Movimento 5 Stelle, perché non c'è più una partecipazione dal basso e quella che c'è è di facciata". Ed è evidente che la responsabilità maggiore ce l'ha proprio Conte, prima sbeffeggiato in tv dal comico che lo aveva incoronato alla premiership e poi da Casaleggio junior. Più politicamente rilevante è proprio il pensiero di quest'ultimo. Sotto accusa i metodi usati nella guida M5S. Perché Davide Casaleggio contesta proprio la conduzione del Movimento fin dalla creazione delle liste elettorali: "Avere i mono candidati da approvare dal basso o le mono liste già confezionate non è democrazia dal basso ma un utilizzo di puro marketing che però non funziona, perché poi i risultati elettorali si vedono". Con uno sguardo ai sondaggi, che vedono sempre maggiori cali di consensi. E questo accade perché "le fondamenta sulle quali era stato costruito il M5S non ci sono più". Aggiungendo: "Tra l'altro è quello di cui ci lamentavamo sempre con il M5S parlando di altri. E adesso sta succedendo in tutte le occasioni con il Movimento". Contesta praticamente tutto il figlio di Gianroberto: "Il finanziamento pubblico è diventato centrale nella strategia del M5S", mentre dalla fondazione erano contrari ai quattrini ai partiti. Ne ha anche per la strategia "pacifista", ma i pentastellati hanno più volte votato a favore dell'invio di armi nelle varie guerre in giro per il pianeta. La conclusione è terribile, e proprio all'indirizzo di Conte: se le idee delle origini non ti piacciono più cambiate nome, ma non dite di essere gli eredi del Movimento.