
Due chili e mezzo di droga, cocaina e hashish. Ma anche un rilevatore elettronico per scoprire eventuali microspie delle forze dell'ordine. E' parte del sequestro di una vasta operazione della Guardia di finanza che ha permesso di smantellare un traffico di sostanze stupefacenti per centinaia di migliaia di euro. Le forze dell'ordine hanno rinvenuto anche appunti manoscritti con i dettagli dei traffici illeciti e numeri di telefono. Il Gip del Tribunale di Perugia ha emesso un'ordinanza per l'applicazione di cinque misure cautelari: un arresto in carcere, uno ai domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. La banda era composta da tre cittadini di origine marocchina, residenti in provincia di Perugia, Ancona e Pesaro Urbino e due italiani, un campano residente a Città di Castello e un uomo Misano Adriatico. Le indagini sono iniziate nel 2022 e sono state condotte dalla guardia di finanza di Perugia, tramite intercettazioni telefoniche e ambientali - secondo quanto emerge dalla ricostruzione della Procura - e con l'utilizzo di sistemi di localizzazione satellitare che, insieme ai servizi di appostamento, osservazione e pedinamento, hanno permesso di individuare l'operatività del gruppo criminale. Al centro, secondo le indagini, c'era uno dei marocchini. Si tratta di un pluripregiudicato residente a Umbertide che riusciva a importare hashish e cocaina da Spagna e Lazio. La guardia di finanza ha sequestrato 2.5 chili di droga, nascosta in zone di campagna o boschive, per poi essere venduta tra Perugia, Alta Valle del Tevere e nelle province di Rimini e di Pesaro Urbino.

Classe '97, perugina doc. Dopo il liceo di Scienze Umane, la laurea triennale in Scienze Politiche, poi la magistrale in Scienze della Comunicazione. Dopo il master Social media management a Milano, ...