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Terremoto 2016, aumentano i soldi per i comuni più colpiti. Semplificazione e deroghe per i lavori

terremoto 2016

Terremoto 2016, importante passo avanti nelle politiche relative alla ricostruzione nei territori colpiti: Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. La cabina di coordinamento sisma, composta dai presidenti delle quattro Regioni, i rappresentanti dei sindaci, i delegati dalle Anci regionali e presieduta dal commissario Guido Castelli, ha raggiunto l'intesa su una serie di ordinanze riguardanti la ricostruzione pubblica e privata.
Strumenti di semplificazione per soggetti beneficiari interventi piani opere pubbliche - In funzione dell'adeguamento alla soglia già prevista in sede europea è stato predisposto l'innalzamento della soglia per l'affidamento diretto nell'ambito della ricostruzione pubblica. In particolare, per le opere delle Ordinanze 109, 129 e 137, la soglia passa da 140mila a 215mila euro. Viene inoltre esteso al 18 agosto 2023 il termine per la presentazione delle progettazioni. Una novità che renderà le procedure più snelle e consentirà agli uffici di integrare le progettazioni già in corso. Sempre nell'ottica di una maggiore efficacia e rapidità sono già stati predisposti, in collaborazione con Anac, degli atti tipo in virtù di un accordo per l'esercizio dei compiti di alta sorveglianza e di garanzia della correttezza e della trasparenza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica post-sisma, che verrà illustrato nei prossimi giorni.
Soddisfatto Castelli: "La Cabina di oggi segna un passaggio particolarmente significativo per la realizzazione dell'obiettivo del mio mandato: passare dalle norme ai cantieri, dare davvero l'avvio in modo sostanziale al percorso di ricostruzione. Grazie alla piena, costante, collaborazione delle Regioni, degli Usr e dei Comuni possiamo infatti guardare con ottimismo e ancora maggiore determinazione alla ricostruzione pubblica e privata. Soprattutto nei centri maggiormente colpiti che, spesso, scontano anche problematiche legate ai dissesti che il sisma ha generato nel loro territorio e a disparità normative che non tenevano sufficientemente conto della specificità della loro ricostruzione".
Più fondi per edifici rurali e Comuni più colpiti ? Un altro intervento compiuto dalla Cabina è quello che consentirà l'assegnazione di maggiori risorse per la ricostruzione privata, sia di edifici rurali sia in aree disagiate. È stata infatti accolta la modifica al Testo unico della ricostruzione privata che prevede l'aumento del 10% del contributo concedibile per la ricostruzione degli edifici nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma, dove insistono Psr o zone rosse e anche per i cosiddetti "cantieri disagiati", che vengono definiti da una serie di parametri come le distanze e la possibilità di accesso. Sarà anche riconosciuto un aumento di contributo per gli edifici di tipo rurale.
Ordinanze speciali - Approvate due ordinanze speciali per la ricostruzione di Camerino, uno dei centri maggiormente colpiti delle Marche per cui viene prevista una accurata definizione degli strumenti di affiancamento, gestione e monitoraggio dei cantieri. A Camerino vengono anche assegnati ulteriori 3,8 milioni di euro per la demolizione dell'Hotel Roma e l'interramento dell'elettrodotto nel quartiere Vallicelle.
Via libera anche alle ordinanze speciali in deroga per i Comuni di Campotosto, Montereale, Cortino, Torricella Sicura, Amatrice, Accumoli, Pioraco.
Comunità energetiche rinnovabili - Relativamente alle Cer, per le quali nella Cabina di Coordinamento del 27 giugno era stata raggiunta l'intesa sulla graduatoria del bando del Pnc sisma 2009-2016, è stato dato il via libera alla creazione di un gruppo di supporto per gli interventi attuativi previsti dal bando, con particolare riferimento al partenariato pubblico-privato. I soggetti capofila beneficiari sono in totale 18 e la percentuale di contributo assegnata è compresa tra il 50% e il 70% rispetto all'investimento complessivo.
Infine il relazione al Piano nazionale complementare sisma 2009 e 2016, è stata raggiunta l'intesa sulla riallocazione, riguardante la Regione Umbria, dei finanziamenti residui delle misure di NextAppennino B1.1, B2.3, B3.1e B3.2, cioè i bandi per i grandi investimenti, per l'inclusione sociale, cooperazione e terzo settore, sostegno alla costituzione di associazioni agrosilvopastorali, economia circolare e filiere agroalimentari.