Viaggio odissea per alcuni ragazzi umbri dopo la vacanza studio. I genitori: "No scioperi di sabato"

Odissea per un gruppo di studenti umbri a causa degli scioperi degli aerei. Dopo aver passato 15 giorni in un college di Edimburgo, 30 ragazzi sono stati bloccati all'aeroporto della capitale scozzese. Grazie alla professoressa Francesca Ugolini, racconta un genitore di uno ragazzo di Perugia, è stato possibile mantenere la calma. Nonostante la difficoltà organizzativa, il college di Edimburgo ha ospitato ugualmente gli studenti per altri giorni, facendo guadagnare tempo agli accompagnatori per trovare una soluzione per il viaggio di ritorno. Individuato un volo per tornare a casa, i ragazzi hanno finalmente tirato un sospiro di sollievo. Ma non è finita qua. Lo scalo a Parigi ha ritardato di un'ora e mezza, facendo perdere la coincidenza alla comitiva. Dopo aver soggiornato in un hotel parigino, i ragazzi hanno preso un aereo alle 4, che li ha finalmente riportati in Italia, con quattro giorni di ritardo. Un'odissea, come confermato dalle parole di uno dei padri degli studenti, che ha affermato: "Il diritto di sciopero è sacrosanto, ma forse la protesta sarebbe da evitare in un sabato d'estate, quando a subire le ripercussioni sono dei cittadini che non hanno colpe".