
E' nato che aveva già un dentino. Considerato che era estremamente "mobile" l'equipe del dottor Leonardo Palazzo del polo odontoiatrico della Casa della Salute di Marsciano (Usl Umbria 1), dopo aver effettuato i controlli del caso, ha deciso di optare per l'estrazione. Al momento dell'intervento il piccolo aveva appena 24 giorni. In buono stato di salute generale e regolarmente allattato al seno, aveva ricevuto alla nascita la dose parenterale di vitamina k prevista per evitare rischi di emorragia perinatale.
â??La presenza di denti nel neonato â?? spiega il dottor Leonardo Palazzo, referente del polo odontoiatrico della Casa della Salute di Marsciano â?? rappresenta un raro disturbo nella cronologia dellâ??eruzione dentaria. La terapia dei denti cosiddetti natali o â??eonatali prevede lâ??estrazione solo in presenza di complicanze come ulcerazioni della lingua, severa mobilità con rischio di inalazione accidentale o difficoltà nellâ??allattamento al seno. I denti precoci sono di due tipi: i denti natali, presenti già al momento della nascita; i denti neonatali, che spuntano nei primi 30 giorni di vita. Si tratta di casi molto rari, nellâ??ordine di un neonato ogni mille natiâ?.
Lâ??eziologia dellâ??eruzione precoce non è ancora chiara, sono stati chiamati in causa diversi fattori tra cui la trasmissione di tipo autosomica dominante, disturbi endocrini e la posizione della gemma dentaria molto superficiale. Secondo alcuni studi lâ??incidenza dei denti natali e neonatali varia da 1 a 2000 a 1 a 3500 nuovi nati con una prevalenza dei denti natali rispetto ai neonatali di 3 a 1. Alcuni studi in letteratura riportano, inoltre, una maggiore prevalenza nelle femmine rispetto ai maschi.
