
L'Umbria fa meglio della media nazionale nel capitolo delle infiltrazioni criminali nel tessuto economico. Nel rapporto annuale del 2022 dell'Unità di Informazione Finanziaria (Uif), istituita presso la Banca d'Italia, ci sono due grossi punti esclamativi. Nella regione sono stati registrate 1.283 segnalazioni di operazioni finanziarie, in crescita (+71%, +5,5%) rispetto al 2021 ma meno del +11,4% del dato nazionale. Non solo sono lo 0,9% del totale nazionale, pesano meno del Pil regionale (1,4%) e della popolazione umbra sul totale italiano (1,4%). Da tempo non è più un'isola felice ma non presenta situazioni di particolare rilevanza.
Le criticità
L'Umbria è posizionata in una posizione medio alta per le comunicazioni oggettive per importi relativi al Pil della regione. Quindi sono meno le operazioni sospette ma di importo più elevato. Per quanto riguarda il contante: la regione è posizionata nella fascia medio-alta per il rischio vista l'alta ricorrenza, le anomalie dall'uso vedono il Perugino nella medio-alta e il Ternano nell'alta. Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, spiega: "I punti di criticità non vanno sottovalutati. Su questi occorre stringere i freni con decisione prima che la situazione si aggravi. Le Camere di Commercio, depositarie del Registro delle imprese, partecipano a pieno titolo a quest'opera di legalità e di sana economia mettendo a disposizione tutti i propri dati alle Autorità di vigilanza e affinando sempre più gli strumenti per un'opera tempestiva ed efficace di segnalazione di operazioni e situazioni sospette. Mi piace, da questo punto di vista, sottolineare come l'UIF, grazie ai dati di Infocamere, ha messo a punto un indicatore di opacità delle imprese italiane che rafforzerà certamente la battaglia per la legalità economica e sociale. Come Camera di Commercio dell'Umbria abbiamo stipulato diversi accordi con le forze dell'ordine per fornire accesso alle nostre banche dati, come nel caso del Sistema Regional Explorer (Rex), e supporto all'azione di prevenzione e repressione dei reati".