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Ambulanze, lavorava anche in Umbria la cooperativa che turbava le gare d'appalto. Maxi sequestro

Ambulanza foto

"Turbate le gare d'appalto". La Guardia di Finanza di Pescara ha eseguito nei confronti di una cooperativa operante nel settore dei trasporti sanitari un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice delle Indagini preliminari (Gip) del tribunale del capoluogo adriatico su richiesta della locale Procura della Repubblica. Sono stati messi i sigilli su beni quali automezzi, terreni e fabbricati per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Sono state congelate anche le disponibilità finanziarie degli indagati per circa 200 mila euro. Dalle indagini emerge che diverse gare d'appalto per l'affidamento dei servizi di trasporto in ambulanza svolti in Abruzzo, Lombardia, Marche, Umbria, Campania, Lazio e Sicilia sarebbero state turbate dalla cooperativa tramite "fraudolenti ed anomali ribassi di prezzi, garantiti non solo dallo sfruttamento di lavoratori costretti a turni massacranti, senza ferie né contributi e straordinari, retribuiti sotto i minimi previsti dal Ccnl, ma anche dal mancato rispetto delle condizioni di contratto stipulato con la stazione appaltante". Non solo: "La cooperativa che opera sul territorio nazionale con undici entità locali ha fatto ricorso ad un prestanome per occultare la gestione e direzione aziendale di uno degli indagati". I controlli sono stati eseguiti mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, osservazioni e intelligence da un altro reparto della Fiamme Gialle.