
Gli uffici giudiziari dell'Umbria devono fare i conti con una coperta ancora troppo corta in termini di risorse umane. Se - stando agli ultimi dati diffusi dal Csm e aggiornati al 28 luglio scorso - la situazione è sotto controllo per quanto riguarda i magistrati, non altrettanto si può dire per gli amministrativi. Tanto che il ministero della Giustizia è alla ricerca - tramite interpello nazionale - di 153 operatori tra ufficiali giudiziari, operatori giudiziari, funzionari Unep, direttori amministrativi, conducenti di automezzi, cancellieri, ausiliari, assistenti giudiziari da dislocare nei palazzi di giustizia dell'Umbria. I posti disponibili sono presso la Corte d'appello, il giudice di pace di Perugia, Spoleto, Terni e Orvieto, la Procura generale, le tre procure umbre, i Tribunali penale, civile, di sorveglianza, dei minorenni, gli uffici notifiche e protesti presso i tribunali. E' legittimato a partecipare all'interpello tutto il personale dell'organizzazione giudiziaria appartenente ai profili professionali dei posti messi a bando. La domanda di trasferimento deve riguardare sedi situate in una sola Regione e non sono ammissibili domande di trasferimento che non esprimano preferenze di uffici. Per questo quella dell'interpello è un'arma a doppio taglio perché potrebbe risolvere le situazioni più gestibili e addirittura aggravare, invece, quelle più complesse dove il personale in servizio potrebbe addirittura chiedere il trasferimento verso sedi meno stressanti. E' il caso del tribunale di Spoleto ormai da un decennio alle prese con una pianta organica assolutamente inadeguata alla mole di lavoro. I dipendenti amministrativi attualmente sono 13, per 6 magistrati ma, secondo la Fp Cisl, dovrebbero essere almeno il doppio. A Terni, per esempio, ci sono 20 amministrativi per 5 magistrati. "Dieci anni fa con la riforma della giustizia - spiega Luca Talevi, responsabile Fp Cisl dell'Umbria - Spoleto ha assorbito la competenza su Foligno, Todi e altre sedi distaccate ma il personale amministrativo è stato trasferito a Perugia". Una scelta che viene definita poco ponderata vista l'incidenza della criminalità in un territorio come Foligno o Todi e tenuto conto del fatto che la Procura di Spoleto è anche sede dell'ufficio di sorveglianza ed è competente per i carceri di Orvieto, Spoleto e Terni. La preoccupazione, dunque, è che l'interpello possa rappresentare per i dipendenti amministrativi in servizio a Spoleto l'occasione per chiedere il trasferimento andando così ulteriormente ad aggravare la situazione. Talevi esprime un giudizio positivo, invece, sulla proposta di legge alle Camere, approvata all'unanimità dal consiglio regionale dell'Umbria nel maggio scorso, per modificare il decreto che aveva soppresso i tribunali e rivedere, quindi, la geografia giudiziaria dell'Umbria riaprendo il tribunale di Orvieto soppresso nel 2012 insieme ad altri 29 tribunali cosiddetti minori. Il termine per la presentazione delle domande è il 20 settembre, entro il 20 dicembre saranno pubblicate sul sito del ministero le graduatorie provvisorie mentre quelle definitive usciranno entro il 28 febbraio 2024. Soltanto allora si potrà capire quanti dei 153 posti disponibili saranno ricoperti da personale esterno e quanti operatori attualmente in servizio, invece, chiederanno di essere dislocati altrove. Umbria isola felice, o quasi, per quanto riguarda i magistrati, si diceva. In tutta Italia mancano 1.652 magistrati. Rispetto ai 10.633 posti previsti nell'organico, la scopertura nazionale è pari al 15,54%. Nel distretto di Perugia, la scopertura media è dell'8,45%, ma scende al 5,41% nella procura guidata da Raffaele Cantone e in quella generale , dove su 37 magistrati previsti ne mancano solo due.

Catia Turrioni, segno zodiacale Toro, redattore del settore cronaca nella redazione centrale del Gruppo Corriere. Ha iniziato come collaboratrice della redazione di Foligno del Corriere dell'Umbria, i...