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Umbria, trasporti a tariffa agevolata per studenti, Melasecche: "Sbagliate stime dell'Università"

Enrico Melasecche Enrico Melasecche, assessore regionale alle infrastrutture e trasporti

La Regione Umbria valuta le iniziative sulle tariffe agevolate del trasporto pubblico per gli studenti e coglie l'occasione per scoccare una frecciata all'Università. L'anno accademico 2023/2024 è iniziato. La Regione sta pensando se rinnovare l'offerta a tariffa agevolata per i trasporti locali dedicata agli studenti. Enrico Melasecche, assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, fa il punto della situazione. "Occorre fare chiarezza in via definitiva - spiega in una lunga nota -riguardo al provvedimento in qualche modo rivoluzionario che l'Umbria ha attivato per l'anno accademico 2022/2023 e che tutti vorremmo venga reso strutturale, quello degli abbonamenti per universitari, con l'obiettivo di far diventare la nostra regione un grande campus universitario per fornire un servizio all'avanguardia grazie al quale attrarre anche studenti da tutta Italia. Un esperimento unico in Italia, che ha visto ? ricorda Melasecche - una stretta collaborazione fra Regione, Comune di Perugia, Università degli Studi e poi Università per gli Stranieri con i relativi gestori Busitalia e società Minimetrò. La premessa era che sottoscrivessero l'abbonamento almeno 20.000 studenti su circa 30.000 in modo tale da consentire agli Enti partecipanti di rimanere nel budget previsto in convenzione. Tale previsione era supportata da stime ampiamente ottimistiche, in base ad uno studio di marketing, svolto dall'Università con l'ausilio di alcune organizzazioni studentesche, che assicurava l'adesione del 94% circa degli iscritti. Il fatto però che abbiano aderito solo 12.600 studenti comporta oggi la necessità di far fronte ad un maggior costo per la sola sperimentazione di circa 400.000 euro cui gli Enti partecipanti dovranno far fronte". La riattivazione dipende da quattro punti principali, spiega Melasecche, che sono al vaglio del tavolo dei tecnici. Il primo è la copertura del maggior costo per l'anno accademico che sta terminando di 400.000 euro, a causa della minor adesione degli studenti rispetto alle previsioni, 12.600 invece di 20.000. Il secondo, riguarda la richiesta recentissima di Busitalia di incrementare il contributo da parte degli Enti partecipanti di ben 650.000 euro rispetto alla somma di 1.700.000 euro posta a base dell'accordo precedente. Il terzo pone la verifica alla possibilità di attivare il servizio sulla base di un nuovo meccanismo, su una sorta di silenzio-assenso degli studenti, per cui verrebbe assegnato a tutti l'abbonamento, così grazie all'aumento della percentuale di adesioni si avrebbe una riduzione dei costi per gli Enti pubblici. L'ultimo punto riguarda l'estensione del servizio agli universitari iscritti alle Accademie ed ai Conservatori statali di musica di Perugia e Terni e ad altre istituzioni Afam. L'assessore Melasecche conclude: "Le difficoltà sono rilevanti ma l'auspicio è che nell'incontro, già programmato per la prossima settimana, si possano trovare i meccanismi e le risorse indispensabili per coprire completamente i costi residui dell'anno di sperimentazione e quelli degli anni a venire".