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Terremoto Firenze, il sismologo: "Scosse per altri giorni. Nessun collegamento con quello di Ancona"

Terremoto Firenze Il grafico del terremoto in provincia di Firenze

Dopo un forte terremoto arrivano le scosse di assestamento. E' così anche in provincia Firenze, dove la terra nel Comune di Marradi è tremata nelle prime ore di lunedì 18 settembre (clicca qui per leggere la notizia). Andrea Morelli, sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha spiegato a Huffington Post: "Il fenomeno sismico era nel novero di quello che ci aspettavamo. E' una zona non nuova a questi eventi, come tutto il nostro Appennino. La sequenza, come avviene sempre, continuerà. Quando c'è un terremoto di una certa energia, poi è seguito da tanti altri terremoti che redristribuiscono un po' lo sforzo sulla faglia e quelle vicine. Ci aspettiamo che continui ancora per qualche giorno ma non siamo in grado di prevedere quello che accadrà".
L'esperto smentisce i collegamenti con gli altri terremoti recenti: "Ai Campi Flegrei la sismicità è molto locale ed è legata al vulcano. Si tratta di un terremoto di origine vulcanica, non legato alle placche terresti che si spostano e collidono fra loro. Quello di Ancona, come quello in Toscana, è legato alla dinamica degli Appennini settentrionali ma ha caratteristiche, strutture, faglie e geometria diversa. I terremoti dell'Adriatico sono su strutture sepolte sotto il mare e sono compressivi, nella sequenza di Marradi ha carattere distensivo. Anche con il terremoto del Marocco non ci sono collegamenti. La sismicità è continua e avviene dappertutto. Ogni tanto capita che sia una vicinanza nel tempo e nello spazio di alcuni eventi che però non sono collegati".