
In Umbria quasi il 57% degli studenti ha giocato d'azzardo almeno una volta nella vita. Di essi, il 51% lo ha fatto nel corso del 2023. Dati allarmanti che sono stati diffusi da Anci Umbria in occasione del convegno Il gioco d'azzardo e altri comportamenti a rischio tra i giovani: il quadro regionale e le possibili strategie d'intervento martedì 12 settembre. La maggior parte dei giovani coinvolti in questa pratica sono uomini, che si classificano in profili a rischio e profili problematici. I primi, nel 2022, erano circa il 9.3%, gli altri il 5.4%. Le percentuali triplicano rispetto a quelle femminili. Ad intervenire durante l'iniziativa presentata nella sala del consiglio del Palazzo della Provincia di Perugia è Stefania Proietti, presidente della Provincia: "Questa iniziativa è un momento importante di confronto. Da sette anni, da quando sono sindaco di Assisi, non ho fatto più aprire sul mio territorio luoghi per il gioco d'azzardo. Noi sindaci siamo consapevoli dell'emergenza e crediamo che l'educazione vada oltre i banchi di scuola. Proprio per questo dobbiamo lavorare in rete con tutte le zone sociali, la Regione e le associazioni". Ha fatto seguito l'intervento di Moreno Landrini, vicepresidente vicario di Anci Umbria: "Senza effettuare un'analisi profonda è complicato mettere in atto le azioni giuste e la rete è indispensabile per attuarle. Noi come Anci abbiamo sposato fin da subito questo percorso. Sappiamo che dobbiamo stare tutti insieme ed accompagnare le nostre comunità restando vicino a chi ne ha bisogno".

Classe '97, perugina doc. Dopo il liceo di Scienze Umane, la laurea triennale in Scienze Politiche, poi la magistrale in Scienze della Comunicazione. Dopo il master Social media management a Milano, ...