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Sanità, in Umbria servono altri 150 milioni. La Regione li chiede al governo per le liste d'attesa

Ospedale di Perugia Ospedale di Perugia

Sanità, la Regione Umbria batte cassa con il governo. Servono 150 milioni in più per l'assistenza sul territorio, per non continuare a ingolfare gli ospedali di anziani e cronici che invece dovrebbero essere curati in strutture sanitarie a media e bassa intensità. Nei nosocomi - in particolare quelli di Perugia e Terni - invece dovrebbero approdare quasi esclusivamente gli acuti. Per fare questo occorre potenziare Rsa, ospedali di comunità, case della salute, Aft (Aggregazioni funzionali territoriali di medici di base). Nel riparto del fondo nazionale per il 2023, che prevede 1.787.576.995 euro per il Cuore Verde, questi soldi mancherebbero all'appello. Si tratta di una promessa antica non onorata, che arriva addirittura dal Covid e dall'allora ministro Roberto Speranza. Palazzo Donini così ha deciso di richiedere i 150 milioni (l'8,3% in più rispetto al fondo) anche per combattere il fenomeno delle liste d'attesa negli stessi ospedali e le code ai pronto soccorso. "I 150 milioni - spiega al Corriere dell'Umbria l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto - servirebbero per implementare i servizi territoriali a beneficio soprattutto della popolazione anziana, ma non solo".
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Alessandro Antonini, 47 anni, giornalista professionista, è redattore del Corriere dellâ??Umbria dal 2003 e si occupa di politica, cronaca nera e giudiziaria. Ma non disdegna economia, sindacale, (m...