
Emergenza migranti, servono altri 300 posti. I 114 centri di accoglienza aperti in Umbria sono quasi pieni e nei prossimi giorni sono previsti altri arrivi. Per questo la Prefettura di Perugia, capofila in tutta l'Umbria sul fronte dello smistamento dei profughi, sta cercando nuovi immobili nei comuni che non contano ancora punti per ospitare gli stranieri. Il prefetto, Armando Gradone, sta lavorando da settimane per ampliare la platea degli enti locali con strutture adibite a Cas (Centri di accoglienza straordinaria).
Da quando si è insediato a oggi, si è passati da sei comuni a 20. Il numero è in progressiva crescita. Così come gli approdi. I trecento posti in via di reperimento "sono quelli che stimiamo possano essere necessari in futuro per corrispondere ai possibili nuovi arrivi", spiega Gradone al Corriere dell'Umbria. "Le attivazioni più recenti, cito a memoria andando a ritroso, hanno riguardato i Comuni di Passignano, Nocera, Trevi, Spoleto, Gubbio, Assisi, Foligno, Corciano. Stiamo lavorando ad altre attivazioni in comuni privi, in atto, di Cas", spiega ancora il prefetto. Che conferma come gli sbarchi e i conseguenti arrivi in Umbria dei migranti siano il picco più alto registrato negli ultimi anni. Al momento oscillano tra 2.600 e 2.800 gli accolti nel Cuore verde, di cui circa l'85% nei Cas e il resto nei centri Sai (Sistema di accoglienza nazionale, ex Sprar). Nel mirino della prefettura ci sono strutture ricettive dismesse o anche palazzine con appartamenti sfitti.
Da quando si è insediato a oggi, si è passati da sei comuni a 20. Il numero è in progressiva crescita. Così come gli approdi. I trecento posti in via di reperimento "sono quelli che stimiamo possano essere necessari in futuro per corrispondere ai possibili nuovi arrivi", spiega Gradone al Corriere dell'Umbria. "Le attivazioni più recenti, cito a memoria andando a ritroso, hanno riguardato i Comuni di Passignano, Nocera, Trevi, Spoleto, Gubbio, Assisi, Foligno, Corciano. Stiamo lavorando ad altre attivazioni in comuni privi, in atto, di Cas", spiega ancora il prefetto. Che conferma come gli sbarchi e i conseguenti arrivi in Umbria dei migranti siano il picco più alto registrato negli ultimi anni. Al momento oscillano tra 2.600 e 2.800 gli accolti nel Cuore verde, di cui circa l'85% nei Cas e il resto nei centri Sai (Sistema di accoglienza nazionale, ex Sprar). Nel mirino della prefettura ci sono strutture ricettive dismesse o anche palazzine con appartamenti sfitti.

Alessandro Antonini, 47 anni, giornalista professionista, è redattore del Corriere dellâ??Umbria dal 2003 e si occupa di politica, cronaca nera e giudiziaria. Ma non disdegna economia, sindacale, (m...