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Umbria, la Fipe su sagre e ristoranti: "Stesso mercato, stesse regole"

Romano Cardinali Romano Cardinali, il presidente di Fipe Umbria Confcommercio

Ristoranti e sagre, stesso mercato, ma regole diverse. Terminata la stagione delle sagre 2023, che a detta delle pro loco hanno fatto affari per 25 milioni di euro, i ristoratori umbri di Fipe Umbria Confcommercio tornano a sollecitare la regione affinché finalmente affronti il tema della legge regionale, che da tempo ha mostrato la sua inadeguatezza. Romano Cardinali, presidente della federazione, "E' il momento di riprendere in mano il tema sagre. Capiamo che può essere un tema delicato e perfino divisivo, ma da anni sollecitiamo l'attenzione della regione per chiedere una cosa semplicissima: stessa attività, stesse regole e stessi controlli. Attendiamo una nuova convocazione da parte dell'assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, che ha dimostrato sensibilità nei confronti della nostra posizione. Alla regione abbiamo inviato un documento con una serie di proposte sulle quali avviare e portare rapidamente a termine un confronto costruttivo per dare una regolamentazione più moderna ed efficace a un fenomeno del quale riconosciamo i meriti, ma anche i tanti limiti: altrettanti fronti di concorrenza sleale per noi e di mancata tutela per i consumatori. Le nostre proposte ruotano intorno ad alcuni nodi centrali: lavoro, igiene, fisco. Rispetto a questi temi, c'è chi è tenuto a rispettare mille norme e a sottostare a mille controlli, come i ristoratori, chi invece opera in una specie di far west, dove tutto è possibile". Continua il presidente Cardinali "è una questione di giustizia. Non siamo contro le sagre, che hanno un valore sociale e aggregativo importante. Siamo disponibili e pronti a dialogare con tutti, ma non siamo più disposti ad accettare i tentennamenti e i ritardi ingiustificabili della politica". La Fipe Confcommercio, riporta i dati del rapporto 2022, sottolineando che l'Umbria ha perso nei servizi di ristorazione 158 imprese in un anno, 71 di queste erano ristoranti. Il 2022 è stato comunque un anno importante per la ristorazione, che ha fatto un passo in avanti per recuperare le perdite subite durante la pandemia.