
Accordo tra Regione Umbria e sindacati sulla modifica dei criteri di calcolo per i canoni delle case popolari Ater. Un rischio stangata che pendeva su 8.619 famiglie, di cui 5.302 nella provincia di Perugia e 3.317 in quella di Terni. L'intesa è il risultato di numerose precedenti riunione in cui sono state affrontate le problematicità per gli inquilini derivanti dall'introduzione dell'Isee per la determinazione dei canoni stabilita dalla normativa introdotta nel 2019. "L'obiettivo è quello di arrivare al più presto a una forma strutturale che ha la finalità di garantire una casa con i canoni di affitto equi ai nuclei familiari più bisognosi" evidenzia l'assessore Enrico Melasecche. Equità per le fasce più deboli e sostenibilità di bilancio dell'Ater sono i principi ai quali è ispirata la proposta di modifica su cui è stato oggi raggiunto l'accordo propedeutico alla riforma del regolamento regionale 7/2019. In particolare, è stata innalzata la fascia Isee di "protezione sociale" a 6500 euro (rispetto al precedente valore di 6 mila euro) così da ampliare il numero dei nuclei familiari maggiormente disagiati cui viene applicato il canone di affitto più basso.
Servizio completo nel Corriere dell'Umbria dell'11 agosto: clicca qui per l'edicola digitale

Catia Turrioni, segno zodiacale Toro, redattore del settore cronaca nella redazione centrale del Gruppo Corriere. Ha iniziato come collaboratrice della redazione di Foligno del Corriere dell'Umbria, i...