
Sequestrati preventivamente oltre 140 mila euro. La Guardia di Finanza di Perugia ha dato esecuzione al decreto, emesso su richiesta della procura del capoluogo dal giudice indagini preliminari (Gip), nei confronti di una ex dipendente della filiale di Tuoro sul Trasimeno di un noto istituto bancario. La donna, in pensione dal 2013, è indagata per aver "falsificato documenti riferibili ad asserite prestazioni sanitarie effettuate in suo favore e della figlia ottenendo indebiti rimborsi per un ammontare di 141.702,50 euro". La denuncia è stata sporta dal presidente del fondo sanitario integrativo del gruppo bancario che ha constatato "anomalie nel corso di verifiche sulle pratiche di liquidazione relative alle richieste di rimborso presentate dall'indagata". Le indagini del nucleo di polizia economica-finanziaria della Guardia di finanza di Perugia ha accertato "la falsità di 28 ricevute fiscali emesse dal 2013 al 2022, tutte apocrife, in quanto disconosciute dai medici a cui erano state attribuite e di 21 lettere di dimissioni rilasciate per l'ottenimento del rimborso della diaria giornaliera in ragione di ricoveri mai avvenuti o di durata inferiore rispetto a quella indicata nella certificazione prodotta dall'interessata". Sarebbe quindi stato denunciato "un sinistro accaduto al fine di conseguire il rimborso previsto da un contratto di assicurazione". Si parla di alterazione e falsificazione per ottenere "indebiti liquidazioni in virtù del contratto di assicurazione stipulato con il fondo integrativo". Disposto quindi il sequestro di 141.750,50 euro.

Gabriele Ripandelli, classe 1999, perugino. Laureato in Comunicazione pubblicitaria all'Università Stranieri di Perugia, impegnato nella magistrale all'ateneo Roma 3. Da sempre appassionato di giorna...