
Subagenzia assicurativa riceve pagamenti sul conto corrente da 8 clienti, rilasciando documenti falsi. E' quanto successo a Magione nel 2017. A distanza di sei anni - riporta La Nazione - il tribunale amministrativo stabilisce che le agenti non potranno più esercitare la professione. Il Tar del Lazio le ha radiate dall'albo: inutile la loro opposizione, immediatamente rigettata. La vicenda è iniziata dopo che una società assicurativa di Perugia ha comunicato all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) la cessazione per giusta causa del rapporto di collaborazione con la subagenzia di Magione. Ad aggiungersi alle accuse mosse nei confronti della stessa, c'è anche quella di aver riscosso somme a titolo di premio su un conto personale, violando le regole di separazione patrimoniale che impongono che i premi degli assicuratori devono essere versati in un conto separato, dedicato all'esercizio dell'attività assicurativa. Ma non è finita qui: hanno anche emesso polizze contraffatte, quindi prive di validità.