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Trasimeno, calano i turisti al lago. Federalberghi Umbria Confcommercio: "Campanello d'allarme"

Lago Trasimeno Il lago Trasimeno

Calano le presenze turistiche al Trasimeno. I dati sono emersi da un'analisi tracciata da Federalberghi Umbria Confcommercio: "Il quadro che emerge dai dati regionali e dalla nostra indagine a campione sollecita un confronto nel breve perodo". I numeri riguardano i 12 comprensori dell'Umbria nei primi sette mesi dell'anno: la loro criticità - si legge nella nota - ha fatto suonare un piccolo campanello d'allarme. "Sul totale generale del movimento turistico - commenta Tamara Fratoni, rappresentante Federalberghi per il Trasimeno - nonostante il numero positivo degli arrivi (1.4% per gli italiani e 4.7% per gli stranieri) le presenze hanno in entrambi i casi segno negativo (-1.1% degli italiani e -3% degli stranieri). Il calo delle presenze è ancora più significativo per quanto riguarda gli esercizi extralberghieri, dove gli italiani sono calati dell'8.3% rispetto al 2022 e gli stranieri del 3.5% rispetto allo stesso periodo". "Il calo delle presenze significa calo della permanenza media, ovvero ciò che distingueva in positivo il nostro territorio rispetto al resto della regione", aggiunge Claudio Mencaroni, anch'egli rappresentante Federalberghi Umbria Confcommercio per il Trasimeno. "Anche se è ancora presto per tracciare un bilancio definitivo dell'estate turistica - continua - crediamo che i trend registrati oggi debbano essere presi seriamente in considerazione per ripensare insieme le strategie turistiche per il territorio, in termini di investimenti, analisi dei mercati nazionale ed internazionale, riqualificazione dell'offerta, gestione delle risorse rese disponibili anche dall'imposta di soggiorno, in una logica di sinergia stretta con le amministrazioni locali. Dobbiamo ricordare tutti che, come è stato ampiamente dimostrato, il Pil dell'Umbria e dell'Italia cammina sulle gambe del turismo, soprattutto nell'area del Trasimeno".