Omicidio volontario. Questa la nuova ipotesi di reato su cui indaga la procura di Spoleto. Maria Bella, la 70enne trovata morta in casa in una pozza di sangue, il 21 marzo, a San Biagio della Valle, comune di Marsciano, sarebbe stata ammazzata. Non più omicidio colposo o preterintenzionale, come si era delineato inizialmente. Ci sarebbe stata la volontà di uccidere. La conferma arriva dalla stessa autorità giudiziaria. A giugno erano stati effettuati accertamenti dai carabinieri del reparto di investigazioni scientifiche. Gli uomini del Ris hanno svolto un sopralluogo nei giorni scorsi, accompagnati da un medico genetista, dal procuratore capo di Spoleto, Vincenzo Ferrigno, e dai carabinieri di Marsciano. Dalle risultanze gli inquirenti hanno deciso così di ipotizzare il reato più grave: l'omicidio volontario. A carico di ignoti. Sembra credibile l'alibi del compagno della vittima, sul quale al momento non c'è alcun sospetto, stando a quanto si apprende .