"Se non lo fai uccido tuo figlio". Questa una delle numerose minacce che un 36enne romeno aveva rivolto a una sua connazionale per obbligarla, anche con calci e pugni, a prostituirsi e consegnargli l'intero ricavato. I fatti risalgono al 2014 e sono accaduti a Terni. La donna riceveva in continuazione vessazioni fisiche e verbali da parte dell'uomo che la minacciava di investire il figlio o di sparargli. Così riusciva a prenderla ogni sera trecento euro dalla sua attività. Ricercato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e lesioni personali aggravate, aveva fatto perdere le sue tracce da circa un anno. E' stato ritracciato dall'ufficio SDI della Procura Generale di Perugia che ha individuato la moglie e la figlia in territorio romeno. Il 10 agosto l'uomo è stato, quindi, arrestato nella città di Suceava in Romania. Il latitante, in attesa di estradizione verso l'Italia, dovrà scontare sei anni di reclusione.