Donna uccisa dal marito a coltellate: nuovo episodio di femminicidio
L\'uomo era al telefono con il figlio: \"Stavolta faccio un casino\"

Quando nel pomeriggio di giovedì si è reso conto che a casa si stava consumando qualcosa di terribile, ha subito chiamato la sorella e poi la polizia.§nbsp§Gli agenti della Volante e della squadra Mobile si sono precipitati sul posto - un appartamento al civico 8 di via del Crociere, a Borgo Rivo, Terni - ma la tragedia si era ormai compiuta. Zenepe, 56 anni, giaceva sul pavimento dello spazio comune fra soggiorno e cucina, senza vita. In un lago di sangue. Colpita al collo con un coltello, secondo le accuse, dal marito Xhefer Uruci, 62 anni, poi portato in questura. A rendersi conto per primo di ciò che stava accadendo, è stato il figlio della coppia che era al lavoro fuori Terni, in provincia di Viterbo, ed è stato raggiunto da una telefonata drammatica. Dall'altro capo, il padre: "Ho un coltello e stavolta faccio un casino". Sotto, le urla della madre. Ha subito lanciato l'allarme ma non è servito. Zenepe Uruci era già stata ferita a morte al culmine dell'ennesima lite domestica, per motivi che lo stesso figlio - nel riferire alla polizia - ha ricollegato alla gelosia ossessiva del padre.§nbsp§
Un uomo, il 62enne, gravato da seri problemi di salute che impongono farmaci specifici, che da tempo non lavora - era stato operaio per una impresa edile di Terni - e che a volte alzava il gomito. Una combinazione di fattori che, da tempo, aveva reso la vita familiare pesante, con liti e anche aggressioni finite all'attenzione delle forze dell'ordine.§nbsp§
L'indagine sulla triste vicenda è condotta dalla polizia di Stato, con i rilievi eseguiti dalla Scientifica, e coordinata dalla procura di Terni.§nbsp§Sul posto si sono portati il dirigente della Mobile Davide Caldarozzi, il sostituto procuratore Giorgio Panucci e il medico legale Marco Albore e gli elementi raccolti vanno in un'unica direzione.§nbsp§La salma della 56enne, che lavorava per una pescheria della zona, è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale di Perugia per gli accertamenti che l'autorità giudiziaria intenderà disporre.§nbsp§
L'indagine sulla triste vicenda è condotta dalla polizia di Stato, con i rilievi eseguiti dalla Scientifica, e coordinata dalla procura di Terni.§nbsp§Sul posto si sono portati il dirigente della Mobile Davide Caldarozzi, il sostituto procuratore Giorgio Panucci e il medico legale Marco Albore e gli elementi raccolti vanno in un'unica direzione.§nbsp§La salma della 56enne, che lavorava per una pescheria della zona, è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale di Perugia per gli accertamenti che l'autorità giudiziaria intenderà disporre.§nbsp§
La tragedia ha scosso i tanti che conoscevano la coppia, gli amici di famiglia, i vicini. E ovviamente il datore di lavoro di Zenepe: "Era con noi da 17 anni - racconta Marco - ed era una persona splendida, dedita al lavoro e alla famiglia, che conosceva il significato della parola sacrificio. Non riesco a pensare che non sia più qui, è ingiusto, è un dolore profondo che lascia senza parole". Fra i conoscenti della coppia, c'è anche chi si lascia andare: "Si è consumata una tragedia annunciata. Troppe ne ha dovute sopportare,§nbsp§povera§nbsp§Zenepe".§nbsp§