
Il Consiglio Comunale di Terni ha votato un atto di indirizzo che riguarda l'utilizzo per Terni dei canoni idroelettrici e più in generale dei proventi derivanti dai numerosi impianti presenti sul territorio. Un atto presentato da Alternativa Popolare e che poi ha trovato gli emendamenti e la condivisione del Pd, del Movimento Cinque Stelle e di Innovare per Terni. Questa minoranza ha votato insieme alla maggioranza.
I consiglieri di centrodestra si sono astenuti, in quanto, a loro dire, pur condividendo la filosofia di fondo del documento, è necessario un approfondimento in commissione. I consiglieri di Fdi e Fi hanno parlato di "astensione tecnica".
Alla fine, dunque, 24 i sì, 4 le astensioni.
I consiglieri di centrodestra si sono astenuti, in quanto, a loro dire, pur condividendo la filosofia di fondo del documento, è necessario un approfondimento in commissione. I consiglieri di Fdi e Fi hanno parlato di "astensione tecnica".
Alla fine, dunque, 24 i sì, 4 le astensioni.
L'atto sollecita "la Regione Umbria a destinare, per i prossimi dieci anni, a decorrere dal 1.1.2024, tutte le somme incassate da ENEL, relativamente ai canoni idroelettrici prodotti dalla Centrale di Galleto e come tali appartenenti al territorio ternano, al fine di realizzare il nuovo ospedale di Terni;
a sollecitare la Regione Umbria a riconoscere al Comune di Terni una congrua somma a titolo indennitario per le mancate erogazioni delle somme incassate per i canoni idroelettrici; a sollecitare ENEL, quale concessionario storico e quale ultimo avente causa nella gestione dell'asset idroelettrico, a indennizzare il territorio ternano per danni economici e non economici cagionati a Piediluco dalla variazione idrometrica intensiva, nonché all'area della cascata delle Marmore e all'intera città di Terni per via della chiusura del flusso fluviale del Velino della Marmore; a incalzare ENEL per la copertura al 100% delle bollette elettriche dei residenti ternani, a maggior ragione considerando che il polo idroelettrico di Terni genera una quantità di energia tale da assolvere al fabbisogno di circa 2.000.000 di persone; a chiedere a ENEL convenzioni speciali a vantaggio della bolletta elettrica di tutte le imprese locali, evitando ovviamente di incorrere nelle sanzioni UE per eventuali aiuti di stato; a proporre, considerato che la cascata delle Marmore potrebbe essere aperta, come orario fruibile, dalle 9 a mezzanotte e considerando che nel 2022, in base agli orari indicati nel sito indicato, è stata aperta per meno del 24% dell'orario sopra indicato, l'apertura della stessa per almeno il 50% dell'orario fruibile; a promuovere la costituzione di una propria società municipalizzata idroelettrica, finalizzata a compartecipare la gestione e la rendita, sulla scorta delle vigenti leggi nazionali e della normativa regionale esistente".
a sollecitare la Regione Umbria a riconoscere al Comune di Terni una congrua somma a titolo indennitario per le mancate erogazioni delle somme incassate per i canoni idroelettrici; a sollecitare ENEL, quale concessionario storico e quale ultimo avente causa nella gestione dell'asset idroelettrico, a indennizzare il territorio ternano per danni economici e non economici cagionati a Piediluco dalla variazione idrometrica intensiva, nonché all'area della cascata delle Marmore e all'intera città di Terni per via della chiusura del flusso fluviale del Velino della Marmore; a incalzare ENEL per la copertura al 100% delle bollette elettriche dei residenti ternani, a maggior ragione considerando che il polo idroelettrico di Terni genera una quantità di energia tale da assolvere al fabbisogno di circa 2.000.000 di persone; a chiedere a ENEL convenzioni speciali a vantaggio della bolletta elettrica di tutte le imprese locali, evitando ovviamente di incorrere nelle sanzioni UE per eventuali aiuti di stato; a proporre, considerato che la cascata delle Marmore potrebbe essere aperta, come orario fruibile, dalle 9 a mezzanotte e considerando che nel 2022, in base agli orari indicati nel sito indicato, è stata aperta per meno del 24% dell'orario sopra indicato, l'apertura della stessa per almeno il 50% dell'orario fruibile; a promuovere la costituzione di una propria società municipalizzata idroelettrica, finalizzata a compartecipare la gestione e la rendita, sulla scorta delle vigenti leggi nazionali e della normativa regionale esistente".