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Spoleto, anziana morta in attesa dell'ambulanza. De Fino (Usl Umbria 2): "Spiego cosa è successo"

Figlio denunciato Il figlio denuncia 40 minuti per l'arrivo dell'ambulanza (foto d'archivio)

La definisce una "circostanza assolutamente rara" il direttore della Usl 2, Massimo De Fino, la non disponibilità delle sette ambulanze, due di Spoleto e le altre di Assisi e Foligno, allertate per soccorrere la signora che nella serata di lunedì 11 settembre è deceduta. Secondo il figlio della donna, la morte potrebbe essere sopraggiunta anche per l'arrivo in ritardo del mezzo al capezzale della sua mamma (clicca qui per leggere la notizia). Esattamente dopo 40 minuti dalla chiamata, come ha affermato lo stesso figlio della donna su un post social. Senza contare poi che, per di più, i due pazienti soccorsi dalla ambulanze di Spoleto sono risultati anche positivi al Covid e ciò ha comportato, gioco forza, una conseguente operazione di sanificazione dei mezzi. Ma a spiegare l'accaduto nei dettagli è, appunto, lo stesso De Fino, attraverso una nota. "Mercoledì scorso il responsabile della Centrale operativa del servizio 118 ha comunicato alla azienda sanitaria che al momento della chiamata di soccorso, avvenuta alle 20.04, le due ambulanze di Spoleto erano già in missione su precedenti chiamate ? scrive - ambedue i pazienti soccorsi sono risultati positivi al Covid e in questi casi, i mezzi, come da protocolli, necessitano di sanificazione, pertanto non sono da subito riutilizzabili". Vista la circostanza, la Centrale operativa ha tentato di contattare altre postazioni, 2 di Assisi e 3 di Foligno, ma anche queste, dice De Fino "risultavano tutte già in missione ? scrive - Nel contempo sempre la centrale operativa allertava la guardia medica di Spoleto che si è recata sul posto per la valutazione e primo soccorso, espletata con grande professionalità da parte dei due medici intervenuti"..
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