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Spoleto, contro l'ospedale per la morte della madre: "Attesa di 40 minuti per l'ambulanza"

Ambulanza foto Tempi ben superiori a quelli previsti dai protocolli per l'arrivo dell'ambulanza (foto d'archivio)

"Mi dispiace mamma per averti fatto morire a Spoleto". Si chiude così il post pubblicato martedì 12 settembre dall'avvocato spoletino Fabio Militoni, che ha voluto denunciare quanto accaduto nella serata di lunedì. A essere fatale sarebbe stato il ritardo di un ospedale da tempo al centro delle polemiche per numerosi disservizi. "Mamma muore a Spoleto - si legge nei social - senza la possibilità di un tentativo di soccorso professionale. L'ospedale di Spoleto invia la sola guardia medica dopo 23 minuti dalla richiesta dell'ambulanza con rianimatore. L'ambulanza arriva dopo 40 minuti dalla prima richiesta". La donna era residente a non più di tre chilometri dall'ospedale San Matteo degli Infermi. Ha accusato un malore, ma non è stato possibile salvarle la vita. I protocolli prevedono tempi ben più contenuti per l'arrivo del 119. Tra l'arrivo della guardia medica senza gli attrezzi necessari per le manovre salvavita e quello dell'ambulanza, la famiglia ha quindi cercato anche di reperire un defibrillatore in zona ma a nulla è servito.
Sull'accaduto interviene anche la consigliera comunale Maria Elena Bececco, di Spoleto Futura: "Un'altra donna ha perso la vita a Spoleto ed il suo ospedale non è stato in grado di dare una risposta adeguata alle esigenze dei suoi cittadini. E non dipende dal personale che ci lavora, che anzi si fa in quattro per sopperire alle mancanze strutturali e al depotenziamento creatosi in seguito alla ?covidizzazione' del nostro ospedale. Che ce ne facciamo della chirurgia testa-collo tanto sbandierata o dell'ortopedia solo protesica, se non si riesce a salvare la vita delle persone o a far nascere a Spoleto i figli di Spoleto? Ci hanno stancato le storie dei numeri e dei costi: noi vogliamo essere adeguatamente soccorsi e curati e vogliamo essere sicuri di vivere in questa meravigliosa città. Tutti i cittadini hanno lo stesso sacrosanto diritto ad un servizio sanitario efficace ed efficiente ed universale. Siamo vicini ai familiari della donna e ci uniamo al loro cordoglio".