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Mille firme all'arcivescovo Boccardo per dire no al trasferimento di don Davide Travagli da Spoleto

don davide Travagli Il parroco

Mille firme per chiedere all'arcivescovo Renato Boccardo di non trasferire don Davide Travagli. Questa l'iniziativa avviata da qualche giorno dai fedeli delle popolose parrocchie del Sacro Cuore e San Sabino di Spoleto, che non vogliono dire arrivederci al sacerdote arrivato meno di tre anni fa, ma già entrato nel cuore delle famiglie anche e forse soprattutto per la capacità di avvicinare i più giovani alla Chiesa. Non si ferma neppure a Ferragosto, ma anzi si allarga, la mobilitazione dei fedeli della vasta diocesi di Spoleto-Norcia, che da diverse zone stanno chiedendo al vescovo Renato Boccardo di rivedere la riorganizzazione delle 71 parrocchie accorpate in 16 pievanie non più tardi di un mese fa. Alla protesta della comunità di Montefalco, contraria al trasferimento di don Vito, si somma, dunque, quella dei parrocchiani del Sacro Cuore che vorrebbero impedire il trasferimento a Cascia di don Davide. Da qui la lettera che ha già raccolto un migliaio di sottoscrizioni, ma che continua a passare di condominio in condominio, di famiglia in famiglia. Nel testo viene ricordato che "è stato deciso che il nostro parroco, don Davide Travagli, dopo meno di tre anni alla guida delle parrocchie di San Sabino e del Sacro Cuore, debba prestare il suo servizio altrove. Lui, con l'umiltà e la serenità che lo contraddistinguono, non ha battuto ciglio ed è pronto ad andare, mentre per noi popolo dei fedeli è difficile accogliere la decisione con la sua stessa serenità perché sappiamo di perdere una guida spirituale e umana con cui il percorso di fede era solo all'inizio".