"Mi sembra facile continuare a sognare in grande". Aimone Romizi è rimasto estasiato dallo spettacolo del concerto con l'orchestra La Corelli al Ravenna Festival. Il frontman dei Fast Animals and Slow Kids ripercorre con un post su Instagram la loro carriera: "Quando salimmo per la prima volta su un palco coi Fask non avevo nemmeno vent'anni. La chitarra me la prestò il Pierpa, un mio caro amico che in quel periodo credo stesse suonando il basso in un'altra band. Mi ricordo che prima di salire mi tremavano le mani, avevamo si e no quattro canzoni e in tutto ci saranno state dieci persone. Ieri (sabato, ndr), quasi senza accorgermene, quindi anni dopo, abbiamo suonato sei dischi con un'orchestra sinfonica di fronte a duemila persone". Anche sul profilo ufficiale della band perugina c'è spazio per un momento amarcord: "C'è stato un tempo, all'inizio della storia dei Fask, in cui portare insieme a noi sul palco due amici trombettisti che suonassero le parti di fiato che avevamo scritto per Hybris, sembrava un'impresa faraonica, oltre che un incubo di logistica. Spesso i palchi dove suonavamo erano troppo piccoli per ospitarci tutti, il furgone era già pieno zeppo di strumenti musicali, amplificatori, magliette del merchandising e anche lì centravamo a malapena. Insomma, era una di quelle cose che facevamo perché volevamo credere a tutti i costi nella nostra visione qualunque essa fosse. Sabato (22 luglio, ndr) al Ravenna Festival quella visione di musica d'insieme che abbiamo da sempre avuto in testa ha finalmente preso forma nel modo più meraviglioso che potevamo aspettarci. Un grazie enorme al maestro Carmelo Patti e all'orchestra La Corelli per averci aiutato a sognare e suonare così in grande". In chiusura una notizia che non farà troppo piacere ai fan: "Si dice che le cose belle sono ancora più belle quando durano poco, quindi questa domenica a Cividale di Udine faremo la nostra ultima data con questa formazione e ultima data per un po' di tempo".