
Nel 2017 era stato arrestato in ospedale a Perugia, in flagranza di reato, dai carabinieri mentre intascava una mazzetta che aveva preteso da un ricercatore per rinnovargli l'incarico in chirurgia pediatrica, di cui lui era direttore. Per quell'accusa di concussione, l'ex primario Antonino Appignani, aveva patteggiato a due anni. A maggio la Corte dei conti l'ha condannato a risarcire l'Università di 30 mila euro. Adesso per lui arriva una nuova tegola: il gip Piercarlo Frabotta lo ha rinviato a giudizio per corruzione e falso. Avrebbe infatti "attestato falsamente la propria presenza in servizio mediante modalità fraudolente, consistite nel presentare all'Ufficio personale dell'ospedale tabulati attestanti reperibilità mai effettuate o modificate ad arte, in alcuni casi sottratte con l'abuso dei suoi poteri alla struttura, percependo così indebitamente 349 reperibilità per un totale complessivo di 7.200 euro". La corruzione invece, emersa già nella fase delle indagini condotte dai carabinieri, allora alla guida del colonnello Marco Vetrulli, è relativa al rapporto con l'imprenditore farmaceutico, Leonardo Prosperi, anche lui rinviato a giudizio. Secondo il pm Mario Formisano, Appignani avrebbe favorito le imprese di Prosperi in cambio di denaro e altre utilità. La procura le ha messe tutte in fila. "Appignani ? sta scritto agli atti ? si rivolgeva costantemente" alle società dell'imprenditore "per gli acquisti di materiale operatorio, farmaci e presidi medici". Nel 2014 una spesa di 19 mila euro, 12 mila nel 2015, 3 mila nel 2016 e 1.200 nel 2018. Non solo "Appignani sollecitava l'acquisto di materiale laparoscopico - per circa 26 mila euro ? benché interventi in laparoscopia non potessero essere eseguiti all'ospedale di Assisi". In cambio l'ex direttore avrebbe ricevuto soldi, una vacanza di una settimana in Ungheria pagata per lui e la sua famiglia, con tanto di ingressi a musei e terme, e altro denaro per iscrizione e organizzazione di convegni medici.

Francesca Marruco, classe 1980, giornalista professionista è redattrice al Corriere dell'Umbria. Si occupa principalmente di cronaca nera e giudiziaria. Dalla pandemia in poi, che ha costretto tutti ...