Per aprire questo sito web è necessario che javascript sia abilitato, correggi le impostazioni del tuo browser e ricarica la pagina. Buona lettura!

Inchiesta a Perugia, accessi abusivi a dati di politici. Diffuse informazioni su Guido Crosetto

Palazzo della Procura di Perugia Palazzo della Procura di Perugia

Accessi abusivi ai dati di politici: aperta un'inchiesta a Perugia. E' partita da Roma, per poi arrivare alla Procura del capoluogo della regione, l'informativa relativa ad un presunto accesso abusivo alla banca dati delle forze di polizia da parte di un ufficiale della guardia di finanza, in servizio alla direzione nazionale antimafia. L'inchiesta è iniziata dopo un esposto alla procura della capitale da parte del ministro della Difesa Guido Crosetto, presentato dopo che erano state pubblicate, su alcuni quotidiani, informazioni sensibili riguardo alcuni compensi che aveva percepito lecitamente dalla Leonardo (società partecipata dallo Stato che si occupa di strumentazioni per la difesa). Il ministro ha smentito immediatamente le accuse mosse nei suoi confronti, e presentato l'esposto dove si chiedeva di accertare come la stampa fosse entrata in possesso di dati sensibili e riservati, coperti da privacy e che lo riguardavano. Le indagini, tecniche e informatiche, hanno svelato che il graduato delle fiamme gialle aveva effettuato almeno 100 visure patrimoniali, quasi tutte su nomi importanti della politica e delle istituzioni ma che, a suo dire, erano regolarmente autorizzate e motivate da delicate indagini in corso. In realtà, dai controlli è emerso che tutti gli accessi effettuati erano abusivi, quindi non autorizzati. Negli atti d'indagine compare anche il nome di un magistrato che, all'epoca dei fatti, svolgeva l'attività di sostituto procuratore della direzione nazionale antimafia. Questo elemento ha fatto sì che il fascicolo passasse, per competenza, alla procura di Perugia di Raffaele Cantone, dove vengono trattate anche le inchieste e notizie di reato dove sono coinvolti i magistrati in servizio negli uffici giudiziari di Roma. Secondo quanto è emerso, tra i report che il finanziere collezionava, c'erano segnalazioni antiriciclaggio su presunte operazioni sospette, trasmesse dalla Banca d'Italia alla guardia di finanza e alla direzione nazionale antimafia.

Classe '97, perugina doc. Dopo il liceo di Scienze Umane, la laurea triennale in Scienze Politiche, poi la magistrale in Scienze della Comunicazione. Dopo il master Social media management a Milano, ...