
Anni di ritardi e 858 fascicoli arretrati. E' questo l'alone che avvolge il magistrato del tribunale di sorveglianza di Perugia, Ernesto Anastasio. La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha sospeso il "giudice-poeta" (questo il suo soprannome, vista la sua passione per la scrittura delle poesie) dalle proprie funzioni e dall'incasso dello stipendio. "E' un magistrato che sostanzialmente rifiuta il lavoro, gettando discredito sull'intera amministrazione giudiziaria", si legge nell'ordinanza che ha accolto la richiesta della procura generale della Cassazione. L'intervento serve ad evitare "ulteriore grave pregiudizio" ai diritti dei detenuti e al funzionamento del tribunale di sorveglianza di Perugia.

Classe '97, perugina doc. Dopo il liceo di Scienze Umane, la laurea triennale in Scienze Politiche, poi la magistrale in Scienze della Comunicazione. Dopo il master Social media management a Milano, ...