
Nel video ripreso con un cellulare si vede chiaramente che la coordinatrice infermieristica dell'hospice di Perugia svuota il contenuto di una siringa all'interno della bottiglietta d'acqua della dottoressa che ha sporto denuncia. E il video è stato consegnato direttamente dalla vittima quando è andata a sporgere denuncia. E' anche per questo motivo che, nel corso della perquisizione, effettuata la scorsa settimana dai carabinieri del Nas dell'Umbria, alla guida del comandante, Sergio Riccardi, i militari hanno sequestrato diverse siringhe - come quella utilizzata nel video - all'interno dell'hospice e dell'ufficio della caposala indagata. Il sospetto dunque che nell'acqua sia stato versato un qualche tipo di medicinale è molto fondato. Alla donna in questo momento la procura di Perugia contesta lo stalking e le tentate lesioni aggravate - perché secondo l'accusa avrebbe "tentato di causare lesioni da avvelenamento non riuscendo nel suo intento non per sua volontà ma perché la vittima riusciva a non ingerire sputando il liquido" - ma le accuse potrebbero essere anche riqualificate a seconda dell'esito delle analisi disposte per individuare la sostanza che in diverse occasioni nel corso degli ultimi nove mesi ha versato nelle bottigliette d'acqua di una delle dottoresse della struttura. In questo senso, l'accusa è in attesa dei risultati dell'analisi delegata a un perito della procura. Al momento non sono state invece disposte analisi sulle siringhe sequestrate nella struttura sanitaria.

Francesca Marruco, classe 1980, giornalista professionista è redattrice al Corriere dell'Umbria. Si occupa principalmente di cronaca nera e giudiziaria. Dalla pandemia in poi, che ha costretto tutti ...