
Grande paura per il bimbo di un anno e mezzo che a Perugia nella mattina di sabato 29 luglio è stato portato in ospedale. La nonna, con la quale vive, non riusciva a svegliarlo e ha quindi chiesto aiuto ai sanitari del Santa Maria della Misericordia. Come riporta Il Messaggero, è emerso che il piccolo con tutta probabilità aveva ingerito droga, nello specifico cannabinoidi.
La vicenda
Il bambino è figlio di due cittadini nordafricani ma vive a Perugia in una comunità insieme alla nonna per sopperire alle mancanze del contesto familiare che, secondo chi ha assunto a suo tempo il provvedimento, sconta carenze in termini di assistenza e cura al piccolo. La madre vive nel nord Italia e non sembrerebbe interessata alla sua crescita. Il padre, secondo una prima ricostruzione, lo avrebbe portato fuori con sé venerdì sera in un parco non lontano dalla comunità dove viene fatto crescere per riportarlo poi a casa verso le nove di sera. Sabato mattina, viste le difficoltà che aveva nello svegliarlo, la nonna ha chiamato allarmata il 118 per chiedere aiuto. Il bambino è stato portato al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. I medici lo hanno preso in cura e ora sarebbe ricoverato in pediatria in buone condizioni di salute. Scontato che ora si possa muovere la Questura dopo aver ricevuto il quadro medico completo. Gli inquirenti vogliono capirci di più a partire da quelle due ore nelle quali il bimbo potrebbe aver ingerito lo stupefacente che avrebbe potuto sortire effetti ben peggiori.

Gabriele Ripandelli, classe 1999, perugino. Laureato in Comunicazione pubblicitaria all'Università Stranieri di Perugia, impegnato nella magistrale all'ateneo Roma 3. Da sempre appassionato di giorna...