Robotica e intelligenza artificiale, tre studenti conquistano Pegaso 2000 e l'Università

Perugia, Pegaso 2000 e l'Università premiano le migliori tesi umbre sulla tecnologia e il digitale

di Catia Turrioni   pubblicato il 12-11-2023

Castellani Meniconi Figliulo

Un riconoscimento alle migliori eccellenze accademiche dell'Umbria, alle tesi di laurea più innovative e brillanti, studi e ricerche che guardano al futuro promuovendo la cultura dei sistemi informatici e delle scienze tecnologiche. E' il premio Pegaso 2000, giunto alla quarta edizione, assegnato ieri nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella Sala Dessau di palazzo Murena, sede centrale dell'Università degli Studi di Perugia, alla presenza dell'amministratore delegato di Pegaso 2000, Franco Cicogna e del pro rettore vicario Fausto Elisei. "Selezionare i tre lavori migliori tra i tanti che abbiamo visionato è stato un lavoro arduo - ha spiegato il professor Osvaldo Gervasi, membro della commissione - perché il materiale che abbiamo ricevuto era di altissima qualità. Tre i criteri utilizzati per la scelta finale, il voto di laurea, la metodologia applicata per lo svolgimento della tesi e le ricadute applicative della ricerca svolta". Il primo premio è stato assegnato a Francesco Figliulo per una tesi che ha portato alla realizzazione di un microservizio di predizione medica ospitato all'interno di un'infrastruttura cloud. "L'idea non è quella di sostituire le valutazioni di un medico professionista - ha spiegato Figliulo illustrando il suo lavoro in sala - ma di lasciargli uno strumento aggiuntivo per ridurre al minimo errori dovuti al sovraccarico delle strutture sanitarie". Vincitrice del secondo premio è stata la tesi elaborata da Chiara Castellani che ha approcciato la tematica delle azioni che è in grado di compiere un braccio robotico equipaggiato con una mano robotica. "In particolare - ha evidenziato la dottoressa Castellani - il lavoro ha indagato l'attività di riconoscimento e presa di un oggetto. I risultati ottenuti hanno consentito l'esecuzione di una manovra sicura, efficace e sufficientemente generalizzabile da permette- re al robot di riconoscere e afferrare un'ampia varietà di oggetti, anche mai visti prima". Fabrizio Meniconi ha ottenuto il terzo premio con un progetto di tesi che aveva come obiettivo la realizzazione di un algoritmo di linearizzazione di Pattern
Formation applicato al modello Silbot. "La realizzazione, però - ha spiegato Meniconi - non è stata possibile ed è quindi necessario creare l'algoritmo Gravity, che fa riversare le particelle verso la traversa orizzontale occupata dalle entità della configurazione iniziale, più in basso nel reticolo, chiamata floor, linearizzandole lungo di essa". Ha parlato di lavori di alto spessore, l'ad di Pegaso 2000 Franco Cicogna. Un elemento li contraddistingue tutti: il cuore che i ragazzi vi hanno messo.