Perugia, caos lavori sull'E45: gli effetti su traffico e cittadini di Ponte San Giovanni e Balanzano

Oltre dieci giorni d'inferno a Perugia per i lavori sull'E45, cominciati martedì 22 agosto. Quasi due settimane dove si sono sentite le conseguenze sulle auto, ferme in lunghe file, e sui cittadini, la cui pazienza e capacità di attesa sono state messe alla dura prova. Ponte San Giovanni e Balanzano vivono la situazione diametralmente opposta. Due quartieri così vicini, distanti non più di 3 chilometri, racconterebbero in maniera diversissima il periodo dei cantieri sulla superstrada, che secondo il calendario Anas dovrebbero chiudersi domani, domenica 3 settembre. Da una parte il più totale degli intasamenti, dall'altra un isolamento notevole. Appresa la notizia dell'inizio degli interventi, in molti hanno pensato di accorciare i tempi passando per le strade alternative ottenendo però l'effetto opposto perché anche quelle vie si sono presto ingolfate. Passeggiando per Ponte San Giovanni la grande attesa per la fine dei lavori si percepisce. Code interminabili si possono ammirare a qualsiasi ora del giorno, anche in quelle non di punta. Emerge la pericolosità nel girare a piedi e aumenta il rumore del traffico per il fastidio dei residenti. Via Alessandro Manzoni diventa la corsia preferenziale di una variopinta sfilata di auto accompagnata sonoramente da suonate di clacson e imprecazioni fantasione. C'è chi prova a fuggire per qualche via laterale e chi alza gli occhi al cielo. Qualsiasi tentativo è vano. Così l'automobilista sfinito non vede l'ora di scappare da quel quadrivio assai cruciale per l'Umbria, diventato a fine agosto un girone infernale. Alcuni negozianti si guardano in tasca contando gli spicci per una notevole riduzione degli incassi. Lo stesso effetto che a Balanzano riportano attività come il Bar Frenk, tagliate totalmente fuori dal giro della clientela di passaggio per la chiusura in alcune ore dell'uscita di Balanzano in direzione Terni. Traffico sì, traffico no. Nella margherita dei commercianti resta il petalo del crollo dei guadagni.

Gabriele Ripandelli, classe 1999, perugino. Laureato in Comunicazione pubblicitaria all'Università Stranieri di Perugia, impegnato nella magistrale all'ateneo Roma 3. Da sempre appassionato di giorna...