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Perugia, Laura Santi e suicidio assistito: "I farmaci e come finire di soffrire". Caso in tribunale

Laura Santi Laura Santi

Al tribunale di Perugia continua la lotta di Laura Santi, affetta da sclerosi multipla, contro l'azienda sanitaria. La donna 48enne insiste e chiede il farmaco e le modalità per accedere al suicidio medicalmente assistito, se e quando deciderà di farlo. Nella mattina di venerdì 22 settembre, i legali di Laura Santi hanno presentato un reclamo, in quanto, l?ordinanza si limita solo a riconoscere il diritto ma senza specificare le procedure dettagliate necessarie per rispettarlo, come richiesto dalla Corte costituzionale. I legali di Laura Santi, hanno chiesto di completare la procedura prevista per accedere all'aiuto al suicidio assistito. Filomena Gallo, segretaria dell'associazione Luca Coscioni e difensore che coordina il collegio legale di Laura Santi in udienza ha affermato: "Abbiamo sollecitato ripetutamente negli ultimi mesi l'azienda sanitaria a completare le verifiche previste dalla sentenza 242/2019, abbiamo presentato ricorsi e denunce penali per chiedere qualcosa che è semplicemente previsto dalla procedura risultante dalla sentenza costituzionale sul caso Cappato: ovvero individuare il farmaco e le modalità di somministrazione e ottenere il parere del comitato etico e oggi a sorpresa apprendiamo che il parere c'è da 17 giorni ma è incompleto e non è stato trasmesso. Ci si chiede se così si rispetta la libertà di scelta di una malata che attende". Francesca Re e Angelo Calandrini, codifensori insieme a Gallo, continuano: "Laura Santi sta attendendo il completamento di una procedura che in altre regioni come il Veneto è stata eseguita senza la necessità di un intervento del giudice. Ci aspettiamo che sia ordinato un termine tassativo di adempimento affinché la signora Santi abbia pieno rispetto dei suoi diritti".