
Reati contro il patrimonio, microcriminalità e spaccio di stupefacenti. Più una "grande attenzione ai flussi di denaro per evitare possibilità di infiltrazioni e per la migliore finalizzazione delle risorse sul territorio". Sono le priorità-criticità su cui lavorare, elencate dal colonnello Sergio Molinari, nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Perugia. Obiettivi proprio di carabinieri e magistratura ben definiti anche a livello nazionale. Molinari si è presentato alla stampa nella caserma di via Ruggia. Ha evidenziato la funzione di "prossimità", di vicinanza alla popolazione, al cittadino, e di prevenzione dell'Arma, forte di una presenza capillare sul territorio senza pari. L'Umbria è stata definita da Molinari "un territorio bello e prezioso" dal punto di vista dei beni culturali e della biodiversità. Ha 45 anni, sposato e con due figli, ha preso servizio lunedì 11 settembre nel capoluogo e proviene dal gruppo carabinieri di Lamezia Terme. Si è formato nei corsi normali dell'Accademia militare (si è arruolato nel 1996), ha ricoperto altri incarichi operativi in Lombardia (comandante del nucleo operativo della compagnia di Milano Porta Monforte) e Sardegna (comandante della compagnia di Sassari), oltre ad aver svolto mansioni di staff presso il comando generale dell'Arma dei carabinieri, nel settore finanziario e legislativo. Molinari sostituisce il colonnello Stefano Romano, ora destinato all'incarico di capo ufficio cerimoniale del comando generale.