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Orvieto Festival della Piana del cavaliere inaugura venerdì 8 settembre con Alessandro Quarta

Sul palco, il musicista Alessandro Quarta Alessandro Quarta, musicista e attore

Orvieto Festival della Piana del Cavaliere dall'8 al 17 settembre animerà la città della Rupe che sarà pacificamente invasa da 200 musicisti. Consapevolezza, senso della cultura, giovani. Tre perni attorno ai quali ruota la filosofia artistica del festival.
Consapevolezza, ovvero contezza di ciò che si è, che si rappresenta e si aspira ad essere rispetto a un patrimonio culturale di immense dimensioni ma che stentiamo a distinguere nella sua essenza e potenzialità.
Senso della cultura legato al patrimonio musicale che è un'eredità dal valore inestimabile e, di conseguenza, la capacità di non disperderlo ma, anzi, di rigenerarlo con la dignità che merita.
Giovani, vale a dire opportunità concrete che possano valorizzare studio e talento.
Il progetto cè nato in Abruzzo, a Pereto, uno dei quattro centri della Piana del Cavaliere, che è sede del main sponsor Aisico S.r.l. azienda nel settore dell'ingegneria delle infrastrutture di trasporto. Poi il Festival ha fatto tappa a Configni, Rieti, città natale della direttrice artistica-musicista della rassegna, Anna Leonardi. Quindi, dopo la parentesi nel Viterbese, l'approdo a Orvieto tre anni fa. "Siamo onorati di ospitare un festival di così grande spessore - ha detto il sindaco Roberto Tardani - coerente con la politica culturale che abbiamo intrapreso, basti pensare alla rivalorizzazione del Mancinelli e delle altre realtà di proposta orvietane. Il Festival della Piana del Cavaliere, questa è la 7esima edizione, è ora uno degli appuntamenti principali del calendario dei nostri eventi".
Ideatore, promotore, anima e presidente dell'associazione che organizza il Festival, è Stefano Calamani che è a capo anche della Aisico Srl e dunque finanziatore del Festival.
"Non è solo la passione per la musica classica ad averci spinto a far nascere questa rassegna, ma piuttosto il senso di solidarietà e impegno verso gli altri perché la cultura è elemento essenziale di crescita sociale. Chi lavora nella nostra azienda e in primis la mia stessa famiglia siamo profondamente convinti di questo. A ciò si aggiunge il nostro impegno verso i giovani. Il Festival vuole essere uno stimolo a preservare i talenti offrendo loro opportunità diverse rispetto a quelle dell'insegnamento, con tutto il rispetto. Una rassegna che possa essere per loro una vetrina importante. Concretamente abbiamo fatto nascere l'Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani composta da 45 elementi tutti under 35, compagine in residenza ogni anno al Festival, che rappresenta di fatto l'unica Orchestra sinfonica in Umbria".
Il programma
La VII edizione si intitola Residenza sulla terra, in omaggio a Pablo Neruda a 50 anni dalla sua scomparsa a ribadire come questo Festival consideri fondamentale il genius loci che connota ciascuno e, in questo caso, il progetto culturale, come ha sottolineato Anna Leonardi che, nel caso del Festival, significa anche collaborazione con le altre realtà che condividono la stessa finalità, lo stesso luogo, l'Umbria, come appunto l'Umbria Green Festival e il Lirico di Spoleto con il quale potrebbe nascere davvero qualcosa di importante a livello di collaborazione.
"La proposta musicale partirà l'8 settembre - ha detto Leonardi illustrando il cartellone - con il grande concerto di apertura Danzando nel bosco, in collaborazione con Umbria Green Festival. Protagonista il violinista Alessandro Quarta. Grande novità di questa edizione sarà la residenza al Festival della Japan National Orchestra, con Kyohei Sorita solista e direttore. L'orchestra risiederà Orvieto dove preparerà, in prima nazionale, lo spettacolo che inaugura il suo Italian Summer Tour. Mi piace poi evidenziare - ha proseguito Leonardi - la presenza e il ruolo dell'Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani che presenterà una nuova produzione che unisce le arti visive al teatro e alla musica: Tableau Vivant. In collaborazione con Teatri 35, metterà in scena uno spettacolo in cui si animeranno i quadri e le sculture di Raffaello e Michelangelo accompagnati dalla musica di Bach. L'orchestra Calamani sarà presente anche il 17 settembre nell'esecuzione dei concerti per archi del 1700. Poi avremo il Gruppo vocale Vikra diretto da Petra Grassi, coro italo-sloveno under 35 che sta riscuotendo grande favore da pubblico e critica in tutta Europa e gli allievi dell'Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova, diretta da Francesco Meli, e Serena Gamberoni, accompagnati al pianoforte da Davide Cavalli che tornerà in scena insieme a Davide Muccioli con il concerto Prélude à la nuít per due pianoforti, soprano, tenore e baritono. Quindi il regista Valerio Ruiz porta in scena Massimo Wertmüller e Nicoletta Della Corte, con la partecipazione straordinaria di Isa Danieli nello spettacolo "Lina's Rhapsody. Ovvero: Avventure e canzoni di Lina Wertmuller" dove si intrecciano musica e racconti, sulle note di Morricone, Rota, Greco, Lucio Gregoretti, Jannacci e Canfora.
Importante quanto significativo il concerto di chiusura affidato all'Orchestra della Scuola G. Sarti di Faenza, diretta dal M° Jacopo Rivani il cui ricavato contribuirà all'acquisto di nuovi strumenti musicali, dopo la tragica alluvione di maggio.