Una donna di 47 anni di origini pugliesi è stata denunciata dai carabinieri della stazione di Amelia, in provincia di Terni, per simulazione di reato, calunnia e procurato allarme. La donna, che ad inizio anno aveva intrapreso una convivenza con un 38enne del posto, durante la prima metà del mese di luglio 2023 aveva chiamato due volte il 112 chiedendo l'intervento delle pattuglie dell'Arma, asserendo di essere stata vittima di sequestro di persona e violenza sessuale da parte del compagno. Accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Terni dai sanitari del 118, non si era sottoposta a visita, allontanandosi furtivamente. Nei giorni successivi la donna si era presentata a un commissariato di pubblica sicurezza di Roma e poi presso una stazione carabinieri, sempre della Capitale, formalizzando una querela a carico dell'uomo, facendosi poi visitare all'ospedale San Giovanni. La successiva attività investigativa, condotta dai carabinieri della stazione di Amelia, di concerto con la procura di Terni, ha visto gli investigatori ascoltare alcune persone informate sui fatti, oltre all'analisi dei cellulari della presunta vittima e dell'accusato ed anche la disamina del contenuto della cartella clinica rilasciata dal presidio sanitario romano. Tutti questi elementi hanno evidenziato una volta per tutte le numerose incongruenze e la totale assenza di riscontri nel racconto della donna, risultata essere dedita all'abuso di alcolici e con precedenti specifici di polizia. E' così scattata la denuncia pertanto per lei è scattata la denuncia per simulazione di reato, calunnia e procurato allarme.