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Barbara Corvi, archiviate le indagini: la scomparsa della donna di Amelia resta un mistero

barbara corbi Barbara Corvi

La morte di Barbara Corvi è destinata a rimanere un mistero. I due fascicoli che erano stati aperti dalla procura della Repubblica di Terni, sono stati archiviati. Nessuna verità, dunque, per la 35enne di Montecampano di Amelia, scomparsa il 27 ottobre 2009. E' stato il gip Barbara Di Giovannantonio a decidere, nonostante l'opposizione che era stata presentata e discussa dagli avvocati Giulio Vasaturo ed Enza Rando contro l'istanza della procura che aveva chiesto di archiviare i due fascicoli che vedevano indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, Roberto Lo Giudice, 52 anni, ex marito di Barbara Corvi difeso dagli avvocati Giorgio Colangeli e Cristiano Conte, per omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Nel provvedimento il giudice sottolinea che restano forti sospetti a carico dell'indagato, ma gli elementi non consentono una "ragionevole prognosi di condanna". La richiesta di archiviazione era stata avanzata da Alberto Liguori, procuratore di Terni. Nel maggio 2021, dopo le verifiche dei carabinieri, aveva ottenuto l'arresto di Lo Giudice, ma le indagini avevano subito duri colpi dal Tribunale del riesame di Perugia e dalla Suprema Corte di Cassazioni. Il gip rimarcato proprio quelle decisioni di Riesame e Cassazione che puntavano il dito sull'assenza di un quadro indiziario completo. I legali della famiglia Corvi avevano chiesto di approfondire le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia secondo cui la donna è stata rapita il giorno della sua scomparsa, portata in Aspromonte, ammazzata e sepolta in un bosco.